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Tale previsione peraltro non si appalesa illegittima poiché, tra i criteri di aggiudicazione, possono essere compresi anche criteri di natura sociale riferiti all'applicazione di un determinato contratto collettivo di lavoro o di una determinata tipologia di contratto di lavoro individuale, volti a conseguire specifici obiettivi di stabilità occupazionale e di trattamento economico e normativo dei lavoratori impiegati nell'appalto; fermo restando il limite da tempo individuato dalla giurisprudenza europea, ossia che il requisito non trasmodi nella previsione di criteri sociali che, abbandonando il legame con l'oggetto del contratto (nei termini sopra richiamati), prendano in considerazione gli aspetti relativi alla politica generale dell'impresa o altri aspetti estranei al programma contrattuale.
Tribunale Amministrativo Regionale della Campania, sentenza del 20 settembre 2023, n. 5155.
Una mano sul fondoschiena o l'invito a mostrare il "sedere giovanile" non possono considerarsi comportamenti "rispettosi" della dignità di persona e della professionalità delle lavoratrici, e ciò indipendentemente dal significato che l'agente abbia inteso attribuire alla propria condotta - se abbia inteso dare una pacca sulla schiena o abbia invece mirato proprio a colpire il sedere, se abbia agito con intento goliardico, oppure con concupiscenza e malizia -, né, tantomeno, conta come le stesse dipendenti, vittime delle condotte contestate, abbiano valutato tali condotte e quale gravità le stesse abbiano attribuito. Simili comportamenti, specie se valutati in un contesto formale come quello lavorativo, assumono, invece, una connotazione fortemente mortificante della persona ed, inoltre, devono ritenersi contrari alle basilari norme della civile convivenza e dell'educazione.