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I migliori libri per un avvocato. Il primo in termini cronologici. Presunto innocente di Scott Turow.
Edizioni Mondadori, cartonato. (Ed. italiana 1991)
Una storia straordinaria. Ne fecero anche un film con Harrison Ford. Il colpevole resta anonimo fino all'ultima pagina. Nessuno se lo aspetterebbe mai. Fu il primo vero, autentico legal thriller. Ero ancora all'università.
Lo stile da bostoniano. Frasi dense, ma sempre calibrate. Qualcosa di molto americano ma di grande classe. Scott all'epoca era ancora un procuratore, un prosecutor. Oggi ha mollato tutto. E' diventato un avvocato.
Anche grazie a lui ho studiato legge ed ho capito che scrivere e difendere non sono attività incompatibili.
Sono due simbionti.
Di Turow consiglio sempre One L (in italiano Harvard Facoltà di legge).
Uscì in Italia qualche anno dopo Presunto innocente (1995). E' la storia della sua facoltà di legge frequentata ad Harvard. Non esiste un libro come questo in tutta la letteratura scientifica in materia. E' fatto di pagine febbrili. Lo studio della legge ad Harvard è ed era qualcosa di totalizzante, che cancellava tutta la vita circostante. Ah, il circostante era un termine molto caro a Fabrizio De Andrè.
Nessuno può fare l'avvocato in Italia, lamentarsi dell'intensità dei nostri studi, se non ha letto questo libri di Turow. Credo possiate trovarlo su Amazon o Ebay. Penso sia ormai fuori catalogo. Anzi no. Credo sia entrato nei best seller degli Oscar Mondadori.
Il socio di John Grisham (1991). Uscì in Italia lo stesso anno di Presunto innocente. Un anno unico come vedete.
La storia di un giovane avvocato dentro uno studio legale che tutti abbiamo sognato. Il film con Tom Cruise fu all'altezza. Ciò che gli mancava era semplicemente quella sensazione di vita febbrile che tutti – da giovani avvocati – abbiamo provato e desiderato. Volevamo fare più ore. Sempre di più. Il diritto è un mare procelloso che può incantare più di una sirena con un corpo da sballo.