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Inquadramento normativo: Art. 833 c.c.
Atti emulativi: «Il diritto di proprietà consente al titolare di un bene di servirsi della cosa e di disporre del suo diritto, trasferendolo ad altri o creando diritti altrui sulla cosa. Egli può fare della cosa tutto ciò che non sia espressamente vietato. La pretesa del proprietario è protetta contro chiunque la violi (mediante norme del codice penale e con le azioni civili)». Sussistono, tuttavia, dei limiti alla facoltà di godimento del proprietario. Quello generale è rappresentato dal divieto di atti emulativi (Cass. civ., n. 6823/2013), ossia il proprietario non può compiere atti con lo scopo di nuocere o recare molestia ad altri.
Gli elementi oggettivo e soggettivo nel compimento degli atti emulativi: «Per aversi un atto emulativo occorre il concorso di un elemento oggettivo, consistente nell'assenza di utilità per il proprietario, e di un elemento soggettivo, ossia l'intenzione di nuocere o di recare molestie ad altri» (Cass., n. 13732/2005; n. 5421/2001; n. 6949/1999, richiamate da Tribunale Ivrea, sentenza 3 agosto 2016). Perché sussista l'elemento oggettivo, occorre che:
Ne consegue che ove ricorre un'utilità anche di gran lunga minore rispetto alla molestia o al danno causato al vicino (Cass., n. 4777/1977), il carattere emulativo dell'atto dovrà essere escluso (Tribunale Ivrea, sentenza 3 agosto 2016).
La difesa del proprio diritto reale, ad esempio, esclude la configurabilità del carattere emulativo dell'atto (Cass., n. 164/1981, n. 173/1983, n. 1209/12, richiamate da Cass. civ., n. 27916/2018), perché in questo caso si tratterebbe di un atto compiuto nell'interesse del proprietario. In punto, si fa rilevare che è da escludere che il giudice possa compiere una valutazione comparativa discrezionale fra gli interessi in gioco o formulare un giudizio di meritevolezza e prevalenza fra gli stessi (cfr. Cass., n. 1209/2016, richiamata da Tribunale Pesaro, sentenza 8 giugno 2017) per escludere o meno il carattere emulativo di un atto.
Casi di atti emulativi e non: È stato ritenuto che sussistono entrambi gli elementi e che quindi costituisce atto emulativo il caso in cui:
Non è stato ritenuto che sussista il carattere emulativo nelle ipotesi in cui:
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Il mio nome è Rosalba Sblendorio. Sono una persona estroversa e mi piace il contatto con la gente. Amo leggere, ascoltare musica e viaggiare alla scoperta delle bellezze del nostro territorio. Adoro rigenerarmi, immergendomi nella natura e per questo, quando posso, partecipo ad escursioni per principianti. Ho esercitato la professione da avvocato nel foro di Bari. Per molti anni ho collaborato con uno Studio legale internazionale, specializzato in diritto industriale, presso il cui Ufficio di Bari sono stata responsabile del dipartimento civile e commerciale. Mi sono occupata prevalentemente di diritto civile, diritto commerciale e diritto della proprietà intellettuale.