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Ok della Commissione Affari Costituzionali alla modifica della responsabilità dei sindaci delle SPA.

Camera-dei-deputai

Lo scorso 8 maggio la Commissione Affari Costituzionali presso la Camera di deputati, ha espresso parere favorevole alla proposta di legge che modifica la responsabilità dei componenti dei collegi sindacali.

La responsabilità dei sindaci è regolamentata dall'articolo 2407 del codice civile, il quale, nella sua attuale formulazione, stabilisce che:


"I sindaci devono adempiere i loro doveri con la professionalità e la diligenza richieste dalla natura dell'incarico; sono responsabili della verità delle loro attestazioni e devono conservare il segreto sui fatti e sui documenti di cui hanno conoscenza per ragione del loro ufficio. Essi sono responsabili solidalmente con gli amministratori per i fatti o le omissioni di questi, quando il danno non si sarebbe prodotto se essi avessero vigilato in conformità degli obblighi della loro carica. 

 All'azione di responsabilità contro i sindaci si applicano, in quanto compatibili, le disposizioni degli articoli 2393, 2393 bis, 2394, 2394 bis e 2395".

Il disegno di legge (atto n. 1276 Camera), se approvato, riscriverà quasi completamente l'attuale articolo 2407 del codice civile, introducendo non solo un nuovo sistema di responsabilità limitata solidale dei componenti dei collegi sindacali delle società per azione con gli amministratori, ma altresì prevedendo, all'ultimo comma, un termine di prescrizione di cinque anni per esercitare l'azione di responsabilità verso i sindaci.

Più nel dettaglio, la proposta di legge introduce un nuovo regime che àncora la responsabilità dei sindaci ad un parametro noto alle parti, parametro rappresentato da un multiplo del compenso annuo percepito dai medesimi componenti, in virtù delle differenti funzioni esercitate dagli organi di gestione e da quelli di controllo.

Il sistema del multiplo del compenso previsto dalla proposta di legge, già consolidato negli ordinamenti di altri Stati europei, oltre ad aver ottenuto il parere favorevole della Commissione affari Costituzionali è stato ritenuto conforme anche con l'ordinamento dell'Unione Europea.

Ottenuta l'approvazione della Camera, spetterà al senato procedere all'esame della proposta. 

 

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