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Multe, Tari, Imu: tutto sembra convergere verso una sanatoria destinata agli enti locali, comuni in primis. Infatti, la bozza di decreto attuativo sulle entrate territoriali apre a Comuni, Province e Regioni la possibilità di ridurre o azzerare temporaneamente sanzioni e interessi per recuperare i residui passivi dovuti ai mancati pagamenti.
Nel dettaglio, la bozza di cedreto attuativo del fisco locale, introduce per gli enti territoriali la disciplina delle definizioni agevolate, cioè la possibilità di introdurre sanatorie che potranno prevedere l'esclusione o la riduzione degli interessi o anche delle sanzioni a chi si presenterà alla cassa entro un termine fissato da ciascun ente, non inferiore a 60 giorni dalla pubblicazione dell'atto nel sito istituzionale.
Con questo strumento si potrà andare incontro anche ai casi in cui siano già in corso procedure di accertamento o controversie attribuite alla giurisdizione tributaria; le Regioni invece, non potranno introdurre sanatorie per l'Irap.
La riforma dei tributi locali porterà con sé anche una riduzione delle sanzioni; nella fattispecie, scenderà al 100% per la penalità in caso di omessa dichiarazione, che oggi varia dal 100 al 200% a seconda dei casi, e al 40% - che oggi varia dal 50 al 100% quella prevista quando la dichiarazione c'è ma è infedele.
Si introducono pure delle premialità per chi accetta l'addebito diretto delle somme dal conto corrente. Viene ripreso il meccanismo previsto dall'articolo 118-ter del D.L. n. 34/2020; adesso, nel tentativo di favorirne l'applicazione, si introduce la possibilità per gli enti di stabilire un importo massimo di riduzione delle somme dovute oppure un importo fisso, alternativo alla percentuale prevista dalla norma originaria.
Infine, per favorire i contribuenti in crisi, si estenderà anche ai tributi locali la transazione fiscale.
Il previsto impianto normativo punta a migliorare la macchina della riscossione dei tributi locali che non funziona, soprattutto al sud; Ifel stima i mancati incassi di tributi locali in 6,3 miliardi di euro, concentrati per il 47% a Sud dove l'importo medio per abitante - 113,2 euro - supera di 2,75 volte i valori del Nord.
Meditate contribuenti, meditate.
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