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Torneo Dire e Contraddire: sfida a colpi di eloquenza

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 La seconda edizione del torneo "Dire e contraddire" ha visto quintuplicati i numeri dei partecipanti rispetto ai numeri dello scorso anno.

In totale hanno partecipato sedici città, sedici Ordini degli avvocati e trentasette istituti scolastici che hanno affrontato i due gironi di qualificazione fino a giungere alla finalissima di fine maggio.

Ma di cosa parliamo? Un progetto di educazione alla legalità svolto a seguito del protocollo stilato tra il Consiglio nazionale Forense ed il Ministero dell'istruzione, rivolto agli studenti delle scuole secondarie di secondo grado, che ha l'obiettivo di trasmettere ai ragazzi competenze e restituire loro il gusto del confronto e soprattutto il rispetto per le opinioni altrui.

 In un momento storico in cui la comunicazione sembra avvenire non attraverso il confronto costruttivo e l'ascolto ma attraverso forme di aggressione e di demolizione del pensiero altrui, con il Torneo, l'Avvocatura si assume la responsabilità e l'impegno di essere vicino ai giovani per insegnar loro a comunicare in modo efficace ed efficiente perché essere cittadino nella famiglia, nella scuola, nella società vuol dire saper comunicare in modo corretto, abbandonando modalità e strategie da talk show, per far sì che la disputa da momento di s-contro diventi luogo di in-contro.

Compito degli avvocati referenti degli ordini forensi quello di affiancare i tutor scolastici e formare i ragazzi con lezioni sulle tecniche di retorica, di argomentazione e comunicazione trattando temi riguardanti l'impatto sociale ispirandosi ai discorsi di giuristi come Cesare Beccaria, scrittori come Alessandro Manzoni, filosofi come Voltaire, scienziate come Rita Levi Montalcini. 

 L'obiettivo quello di fornire ai ragazzi delle scuole secondarie di secondo grado le tecniche di una comunicazione efficace ed efficiente attraverso la capacità di argomentare e controargomentare nel rispetto dei valori di democrazia, diritti e doveri.

L'intervento dell'avvocatura, come tutte le forze sociali,  riveste nel progetto  un importante ruolo volto al recupero del dialogo inteso come rispetto e tolleranza.

Il Torneo, è stata un' occasione di allenamento della mente per i giovani studenti ma anche di coesione e comunanza per gli avvocati.

La finalissima è stata disputata da trentacinque studenti di Milano, Castellamare di Stabia e Vibo Valentia dell'ultimo triennio di liceo ed istituti tecnici e professionali che si sono sfidati secondo sulla nota frase di Giulio Andreotti: "Una smentita è una notizia data due volte".

Vincitrice della seconda edizione del Torneo "Dire e contraddire" è stata la squadra il Liceo classico Michele Morelli di Vibo Valentia, premiata dalla Presidente del Consiglio Nazionale Forense, Maria Masi. Secondi classificati sono stati proclamati a pari merito le altre squadre. 

 

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