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Il ministro della Giustizia , Alfonso Bonafede, ha recentemente formulato una proposta che, in poche ore, ha fatto il giro del web: tutti i processi civili potrebbero essere in prodotti con ricorso invece che con il vecchio, tradizionale atto di citazione . Questa potrebbe essere la riforma che, dati i numeri della maggioranza, passerebbe facilmente. Ma davvero una riforma consimile porterebbe ad una miglioramento del sistema giustizia, ed in particolare renderebbe più rapido il corso delle cause dalla parte dei cittadini? Sul punto, fanno riflettere le argomentazioni che il segretario di Azione Forense Luigi Maria Vitali ha portato all'attenzione del titolare del dicastero della Giustizia con una sua lettera, che pubblichiamo integralmente:
"Ho scoperto che il Ministro Bonafede ha esortato le Associazioni a scrivergli. Gli ho scritto:
"Buongiorno Sig. Ministro,Sa, Sig. Ministro che i cittadini si rivolgono alla mediaconciliazione solo perché è obbligatoria? E che il più delle volte, è solo una perdita di tempo e soldi per loro (i più poveri non possono accedere alla Giustizia: lo sa che per la mediaconciliazione non si può essere ammessi al Patrocinio a spese dello Stato?)?
Lo sa che regalo fa alle Compagnie assicurative con l'abolizione dell'atto di citazione?
Lo sa che il cittadino potrebbe avere vantaggio dalla notifica di un atto di citazione quando (lo sa che succede spessissimo) l'altra parte si risolve a conciliare solo dopo aver ricevuto la notifica? E il cittadino, in questi casi, non è costretto a sopportare i costi di contributo unificato e marca da bollo ( col ricorso prima paga lo Stato, il cittadino, perché DEVE iscrivere a ruolo).
Lo sa che, nei procedimenti incoati con ricorso, la prima udienza viene fissata dai Magistrati (pochi e senza mezzi) dopo anni?
Lo sa che ciò, nelle cause in cui si è ammessi al gratuito (sono quelle cause in cui il tuo cliente -lo STATO- ti chiama al tuo più alto compito nei confronti dei più deboli, ti paga meno della metà di quanto ti spetta e solo quando è comodo!) questo per un Avvocato significa lavorare gratis per anni? E che ciò è vero anche per le cause in cui non c'è ammissione al gratuito? Lo sa che un magistrato potrebbe riservarsi sui mezzi istruttori direttamente alla scadenza dei termini ex art. 183 c.p.c., senza fissare udienza sei mesi dopo, in cui riservare ordinanza che viene sciolta ulteriori mesi dopo?
Lo sa che l'udienza di precisazione delle conclusioni è ridotta ad un vuoto simulacro, che serve solo a rimandare la stesura delle sentenze? Lo sa, trascorsi i termini per conclusionali e repliche, quanto tempo aspettiamo una sentenza?
E il ricorso come unico atto introduttivo, mi chiedo, velocizzerebbe cosa?
Lo sa cosa c'è? Che sono certo che Lei sappia benissimo queste cose!
E, modificando le parole di una cantante mia concittadina, tutto ciò mi rende confuso, ma non certo felice!
Doverosi ossequi.
Avv. Luigi Maria Vitali."
Segretario nazionale di Azione Forense.
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