Lo spid: obbligo per tutti i dipendenti pubblici

Il Dipartimento della Funzione ha pubblicato mesi fa un avviso per selezionare manifestazioni d'interesse per la fornitura gratuita dell'identità digitale Spid ai dipendenti pubblici che ne faranno richiesta.

L'avviso è stato rivolto ai gestori di identità Spid, accreditati dall'Agenzia per l'Italia digitale (Agid), che forniscono le identità digitali necessarie per accedere ai servizi online. Le manifestazioni di interesse sono pervenute lo scorso 31 maggio al Dipartimento.

Gli operatori allegano quindi alla manifestazione d'interesse una scheda descrittiva della proposta, specificando le modalità per il riconoscimento degli utenti; gli strumenti per il monitoraggio delle adesioni al servizio e la reportistica per il Dipartimento e il termine temporale per l'erogazione delle identità digitali. 

"Da poco, in anticipo rispetto alla tabella di marcia prevista dal Pnrr, le identità Spid erogate hanno superato i 30 milioni", ricorda Renato Brunetta, ministro per la Pubblica Amministrazione. "L'identità digitale permette l'accesso sicuro e inclusivo ai servizi della Pa ed è nostro dovere diffonderla e rendere il suo utilizzo più semplice e veloce. Per questo confido nella disponibilità dei fornitori per assicurare Spid all'intera platea dei 3,2 milioni di dipendenti pubblici. Protagonisti, e non spettatori passivi, di questa straordinaria fase di innovazione verso una Pa digitale, efficiente e gentile, che non lasci indietro nessuno". Lo Spid, non è affatto un meccanismo nuovo, sono già parecchi anni che è in circolazione. 

Il Sistema Pubblico di Identità Digitale, permette di accedere ai servizi online della Pubblica Amministrazione con un'unica coppia utente – password. Esso consiste in un sistema di credenziali a cui si aggiunge anche una password temporanea da generare al momento via app o da ricevere via sms, per alcuni servizi per "loggarsi" nei siti (o app) delle diverse amministrazioni pubbliche, invece di essere costretti ad attivare un account per ciascuna.

Presentato come "la password pigliatutto", obiettivo di SPID è quello di favorire l'offerta di servizi online per cittadini e persone giuridiche da parte di imprese e PA; un progetto ambizioso su cui AgID lavora dal 2014 e ha debuttato nel 2016. SPID è ora spesso affiancato dalla CIE, in alternativa, per l'accesso a molti servizi PA, tra cui l'app IO. 

Dal primo ottobre 2021 ha sostituito con CIE e CNS le precedenti credenziali personali per l'accesso alle aree riservate e ai servizi sui siti delle pubbliche amministrazioni. Ricordiamoci che lo Spid è anche un meccanismo facile, utile per chi vuole registrarsi in modo veloce ad un concorso presso la Pubblica Amministrazione, così da non dover riscrivere tutti i propri dati, ma cliccando semplicemente sull'opzione ''accedi tramite il sistema di autenticazione SPID'', dopo aver fornito il codice di sicurezza.

Inoltre, lo Spid è un meccanismo comodo e facile, per chi vuole registrarsi ai concorsi pubblici gestiti dalla Pubblica Amministrazione, in modo da fornire immediatamente, con un clic sul nostro computer o anche attraverso la app, i propri dati, senza doverli riscrivere tutti, dopo aver ottenuto chiaramente il codice Spid di sicurezza. 

Per codice Spid si intende la password temporanea di accesso, anche chiamata OTP; questa password risulta fornita o attraverso SMS, oppure tramite un'app fornita dal gestore di identità digitale, fruibile mediante smartphone o tablet. Insomma, oggi grazie alla tecnologia, anche le PA si sono dotate di sistemi validi e comodi ed hanno l'obbligo di utilizzarli per garantire l'efficacia e la qualità dei servizi offerti.