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La scuola a prova di privacy.

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Tra gli strumenti a favore della istituzioni scolastiche, docenti, studenti e famiglie, è stato pubblicato nell'anno 2023, il vademecum intitolato" La scuola a prova di privacy". Realizzato dal Garante della Privacy, reperibile online, si tratta di un mezzo utile per la conservazione delle foto scattate alle recite scolastiche, l'uso degli smartphone in classe, la videosorveglianza al registro elettronico, iscrizioni scolastiche e graduatorie dei docenti e del personale scolastico. 

Attraverso la pagina tematica all'interno del sito del Garante dedicata al mondo della scuola, si potrà reperire la guida che affronta le tematiche connesse al trattamento dei dati personali nelle istituzioni scolastiche.

L'obiettivo è quello di offrire a scuole, famiglie, professori e studenti uno strumento utile ad assicurare la più ampia protezione dei dati delle persone che crescono, studiano e lavorano nel mondo scolastico.

Una attenzione particolare è stata dedicata alle innovazioni normative e al corretto utilizzo delle nuove tecnologie (dal registro elettronico alla registrazione delle lezioni, ecc.), sempre più presenti nella dimensione scolastica.

Nel documento è possibile ritrovare anche un focus su alcuni fenomeni preoccupanti che possono coinvolgere i più giovani, quali ad esempio le buone prassi di educazione digitale, dallo sharenting alla corretta gestione dei video e delle foto realizzate in occasione di feste e gite scolastiche, il fenomeno del  cyberbullismo e il revenge porn. 

Lo "sharenting" , termine coniato negli Stati Uniti che deriva dalle parole inglesi "share" (condividere) e "parenting" (genitorialità), è il fenomeno della condivisione online costante da parte dei genitori di contenuti che riguardano i propri figli. Si tratta di un fenomeno da tempo all'attenzione del Garante, soprattutto per i rischi che comporta sull'identità digitale del minore e quindi sulla corretta formazione della sua personalità. 

Il revenge porn, consiste nell'invio, consegna, cessione, pubblicazione o diffusione, da parte di chi li ha realizzati o sottratti e senza il consenso della persona cui si riferiscono, di immagini o video a contenuto sessualmente esplicito destinati a rimanere privati.

Tale diffusione avviene di solito a scopo vendicativo per denigrare pubblicamente, ricattare, bullizzare o molestare. Si tratta quindi di una pratica che può avere effetti drammatici a livello psicologico, sociale e anche materiale sulla vita delle persone che ne sono vittime.

E' pertanto fondamentale comprendere come prevenire e difendersi da questo tipo di fenomeni attraverso una corretta protezione e gestione dei nostri dati personali.

Difatti, spesso i dati personali vengano immessi dagli stessi interessati nel circuito di messaggistica e social network, sfuggendo così ogni controllo e rendendone impossibile la cancellazione una volta diffusi, pertanto è importante l'utilizzo di password che proteggono i dispositivi. 

Ed ancora nel caso in cui si ricevano foto o immagini a contenuto sessualmente esplicito che riguardano altre persone, non diffonderle, cancellarle ed eventualmente fare una segnalazione alla Polizia postale (https://www.commissariatodips.it/).


 Ritornando al settore scolastico è evidente che ci si avvale sempre di più di strumenti digitali, anche ai fini della didattica a distanza, che offrono opportunità importanti per l'istruzione ma che devono essere accompagnati da una reale consapevolezza, da parte di tutti gli attori coinvolti, riguardo ai rischi per la vita privata dei minori. 

Nella sua 40a riunione plenaria, il 18-20 novembre 2020, il Comitato Consultivo della Convenzione 108 ha adottato le Linee guida sulla protezione dei dati dei minori nei contesti educativi. 

Queste linee guida si rivolgono ai legislatori, alle scuole e all'industria affinché anche in un settore delicato come quello scolastico siano garantiti i diritti fondamentali dei minori, compreso il diritto al libero sviluppo della personalità.

 

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