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Si possono tutelare le fotografie ''antiche'' che rivivono grazie all'Intelligenza Artificiale?

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Un canale su YouTube ha pubblicato, qualche mese fa, un video che mostra come fotografie ritrattistiche di personaggi vissuti nel 19° secolo ''prendono vita'' grazie all'Intelligenza Artificiale. 

C'è da chiedersi, come e attraverso quali strumenti vengono modificate queste foto, ma soprattutto se possono essere tutelate grazie alla proprietà intellettuale.

L'Intelligenza Artificiale può essere impiegata in diversi scopi e compiti per migliorare le prestazioni o aprire nuovi scenari nelle operazioni svolte dai computer. Viene utilizzata all'interno degli smartphone per diversi compiti (per esempio migliorare le fotografie automaticamente) oppure, in software per l'editing come nelle ultime soluzioni di Adobe. L'AI può anche servire però per far "rivivere" fotografie del 19° secolo come mostrato dall'account Mystery Scoop.

l loro canale YouTube ha oltre 360 mila iscritti, raccolti in circa un anno di pubblicazioni. Miscelando abilmente tecniche di colorazione e restauro è così possibile non solo migliorare la qualità complessiva dei ritratti catturati in quelle prime fotografie ma anche creare animazioni in grado di farli muovere e renderli ancora più realistici. 

Tra gli altri "esperimenti" ci sono anche quelli di rendere reali i quadri e i loro pittori, come nel caso di Rembrandt, oppure trasformare celebrità moderne in statue dell'antichità. 

Un video pubblicato qualche mese fa, visibile qui sopra, prende come soggetti persone immortalate in fotografie di ritratto dell'età vittoriana (che va da poco prima del 1840 fino al 1901). Nel carosello di immagini sono mostrati diversi soggetti che passano dall'essere semplici "vecchie fotografie" a personaggi che si colorano e animano davanti agli occhi degli utenti grazie all'Intelligenza Artificiale.

Una delle persone più interessanti in questo video è Robert Cornelius, ritratto in una fotografia del 1839. Anche se questo nome non è familiare ai più, si tratta di un'importante figura che ha consentito di sperimentare e migliorare il processo della fotografia (avendo la possibilità di lavorare in un negozio di lastre argentate). Tra le curiosità c'è quella di essersi scattato il primo "selfie" della storia poco tempo dopo l'invenzione del dagherrotipo e aiutando Daguerre a diffondere la tecnica anche nel campo dei ritratti.

Nella descrizione del video di Mystery Scoop viene scritto "i ritratti sono stati sottoposti a un rapido restauro, colorazione e alcuni movimenti facciali, utilizzando alcuni degli strumenti più recenti nella tecnologia di Intelligenza Artificiale. Spero che troviate questa presentazione piacevole, dal momento che crearla è stato un lavoro fatto con amore". I risultati sono veramente molto interessanti e in alcuni casi impressionanti.

Ad oggi, esistono dei programmi, come ad esempio, Visual Watermark, che servono per  proteggere le foto, e quindi, che impongono un copyright. Alcune, addirittura, funzionano in modalità azione di gruppo per proteggere tutte le foto in una sola volta.

 

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