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Negli ultimi anni sono stati sempre di più gli avvocati che hanno abbandonato la professione forense preferendo un posto nella Pubblica Amministrazione o presso aziende private e rinunciando così al fascino della libera professione.
Il VI rapporto Censis sull'avvocatura italiana realizzato per Cassa Forense ha analizzato circa 30 mila avvocati e circa un terzo ha definito la situazione critica, seppur con discreti margini per superare le difficoltà .
Per molti altri, il 46,7% degli avvocati, la situazione non cambierà molto e circa il 32,8% sta infatti valutando di cambiare professione sia a causa dei costi elevati che del ridotto riscontro economico.
Forse anche per tale ragione, nel 2020 si è registrata una riduzione degli iscritti all'ordine degli avvocati.
Come sempre sono maggiormente gli uomini ad esercitare la professione legale, con prevalenza nelle regioni del nord contro il 43,8% nel sud e il 22,5% nelle regioni centrali.
Nel periodo della pandemia il reddito medio ha subito una riduzione collocandosi sotto i 38 mila euro.
Ma quali le strategie di miglioramento?
Le specializzazioni da sempre costituiscono oggetto di dibattito, in quanto soprattutto il diritto della crisi d'impresa e dell'insolvenza, potrebbero essere il campo di maggiore sviluppo nei prossimi anni.
Allo stesso modo, si registra sempre maggiore interesse per le questioni legate ad internet, alle nuove tecnologie , il diritto dell'ambiente e dell'energia ed altre ancora.
Continuano ad essere pochi gli avvocati amministrativisti e i tributaristi.
Ma si tratta davvero di una "fuga" dall'avvocatura?
O piuttosto della ricerca di quella sicurezza e stabilità agognata da molti?
Bisogna ricordare che per molti anni i concorsi nella Pubblica Amministrazione sono stati veramente pochi a causa delle risorse limitate, pertanto, per molti la scelta della libera professione è stata obbligata.
Oggi, rileviamo che sono molti gli avvocati che, pur restando iscritti, di fatto dedicano la maggior parte del loro tempo ad altre attività, dall'insegnamento nelle scuole, alla magistratura onoraria, ad attività stragiudiziali.
Forse, è anche questa la ragione, per cui nel tempo a molti professionisti, appare sempre meno affascinante la carriera legale diventando sempre più opportuno scegliere lavori più sicuri e per i quali si è sottoposti a ritmi meno frenetici e soprattutto meno stressanti.
Sarà ancora più interessante analizzare gli sviluppi post pandemia.
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Mi chiamo Elsa Sapienza, ho studiato legge e sono diventata avvocato nel 2008.
Da sempre appassionata del diritto di famiglia, ho compreso negli anni che non mi bastava occuparmi di studiare, interpretare ed applicare norme giuridiche, ma, nutrivo un sincero interesse verso la cura delle relazioni tra le persone. Così mi sono avvicinata sempre di più al mondo delle mediazione ed ho approfondito sempre di più le mie conoscenze in tale settore, divenendo prima mediatore familiare, poi mediatore civile e commerciale, penale e scolastico.
Ho fondato l’Associazione Logos Famiglia e Minori, oggi EOS, acronimo di educazione – orientamento – sostegno, affascinata dalla prospettiva di lavorare in sinergia con altri professionisti, offrendo un servizio a 360° alle persone bisognose di un valido supporto ed offrendo loro uno spazio – luogo dove sentirsi accolte e ascoltate attraverso un approccio multidisciplinare.
Sono avvocato specialista in diritto delle persone, delle relazioni familiari e dei minorenni, tutore e curatore speciale dei minori.
Ho frequentato il Master in Situazioni di Affido e Adozione, settore di cui mi occupo da molti anni anche grazie alle esperienze maturate all’interno del mondo dell’associazionismo. Amo fare passeggiate nei boschi soprattutto d’estate, il mare della mia splendida città e viaggiare!