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Abbiamo già fornito due dati inequivocabili.
Il primo: il rapporto tra contributo medio e pensione media è pari, in Cassa Forense, a 4,26 il che significa che paghi 1 in contributi e, mediamente, porti a casa una prestazione superiore per 4,26.
Il secondo è il Funding Ratio al 31.12.2016 (importi in milioni di euro)
Patrimonio | 11.085,9 |
Valore degli Oneri | 38.639,2 |
Funding Ratio | 32,6% |
A me pare evidente che con questi dati il futuro della previdenza forense non è tranquillo nel senso che, o si Riforma o forse conviene rientrare all'INPS apportando denaro fresco per 11.085 miliardi di euro ma scaricando un debito latente di 38.639,2 miliardi di euro in cambio della garanzia finale dello Stato italiano.
La situazione si è enormemente complicata per l'aumento, con progressione quasi geometrica, dei crediti di Cassa Forense verso gli iscritti e per un numero crescente di iscritti attinti dall'INPS attraverso l'operazione Poseidone.
Come giustamente ha scritto sui social la Collega Milena Liuzzi di Taranto: «la questione della Gestione Separata INPS che ha riguardato tanti avvocati, non può essere risolta nelle aule di Tribunale, ma richiede un intervento politico, al fine di evitare sia disparità di trattamento tra chi ha impugnato e chi non lo ha fatto e tra coloro che abbiano beneficiato di provvedimenti favorevoli e chi no.
La Cassazione si è infatti espressa sfavorevolmente in alcuni casi, gettando nello sconforto coloro che sono rimasti coinvolti.
Forse non è ancora troppo tardi per tentare la strada legislativa, abbandonando quella erta e costosa delle sedi giudiziarie».
Cassa Forense ha quindi bisogno di un intervento riformatore complessivo oppure di qualcuno che, numeri alla mano, decida di rientrare all'INPS.
Questo articolo scatenerà, ovviamente, molte polemiche di chi si batte per l'autonomia stante la specificità dei professionisti, ma io ritengo che in previdenza, più che al cuore, si debba guardare con realismo ai numeri che dicono come, mediamente, le pensioni erogate da Cassa Forense siano molto generose perché non finanziate in tutto dalla contribuzione versata e che il patrimonio di garanzia, sia pure notevole, non è in grado di coprire e quindi garantire le promesse pensionistiche in corso.
Ricordo che il nuovo Governo, nel discorso d'insediamento, ha preannunciato interventi sulle pensioni retributive di importo superiore a € 5.000,00 netti mensili per la parte non finanziata dalla contribuzione versata.
In Cassa Forense le pensioni sono inferiori a questa soglia ma il principio di una revisione delle pensioni retributive, per la parte non finanziata dalla contribuzione versata, torna di attualità.
Dunque ci sono due strade possibili da intraprendere: l'inerzia sarebbe molto pericolosa.
Dal 24 al 28 settembre p.v. si terranno le elezioni per il nuovo Comitato dei Delegati ed io voglio sperare che possano essere eletti Colleghi e Colleghe, giovani, non pensionati e lungimiranti sia in previdenza sia in finanza.
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Sono nato a Cles nel 1948. Ho conseguito la laurea in giurisprudenza a Bologna con una tesi in diritto agrario. Ho superato gli esami da procuratore legale nel 1974. Da allora esercito la professione forense in Trento. Sono Avvocato Cassazionista, specializzato in diritto del lavoro e della previdenza sociale. Arbitro di calcio dal 1972, poi Giudice sportivo per oltre 10 anni e Dirigente sportivo nazionale benemerito. Attualmente nel campo sportivo svolgo le funzioni di Sostituto Procuratore Federale Nazionale della Federazione Italiana Giuoco Calcio. Sono Legale e consulente del Patronato Acli di Trento da 40 anni e componente di diritto dell’Unione Triveneta dei Consigli dell’Ordine. Già Consigliere e Segretario dell’Ordine degli Avvocati di Trento e per 14 anni Delegato per la Regione Trentino Alto Adige alla Cassa Nazionale di Previdenza ed Assistenza Forense in Roma. Il 01.04.2005 sono stato eletto nel CDA di Cassa Forense, pochi giorni dopo eletto Vice Presidente Nazionale e dal 2007 al 2009 Presidente, con introduzione, primo tra tutte le Casse, della tecnica ALM – Asset Liability Management per guidare l’attivo in funzione del passivo. Sono autore del testo pubblicato nell’aprile 2005 da Giuffré “La riforma della previdenza forense” e del manuale “Previdenza Forense”, Giappichelli Editore. Ho scritto numerosi articoli in materia giuslavoristica e previdenziale e sono attualmente autore di articoli settimanali sulla Rivista online “Diritto e Giustizia” (ed. Giuffrè). Sono appassionato di mountain bike , politica e natura.