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Il Tribunale di Livorno con ordinanza del 15 novembre 2023, si è pronunciato sulla questione della reclamabilità o meno ex art. 669 terdecies c.p.c. dei provvedimenti indifferibili resi dal tribunale ex art. 473- bis 15 c.p.c. nell'ambito del nuovo procedimento di separazione introdotto dalla riforma Cartabia.
Nel caso in questione, una donna propone ricorso volto ad ottenere la regolamentazione delle modalità di frequentazione della figlia minore , svolgendo istanza ex art. 473 bis 15 c.p.c. finalizzata ad ottenere l'emissione dei provvedimenti indifferibili.
Il Giudice fissava pertanto l'udienza del 23/01/2024 per la comparizione personale delle parti e in considerazione dell'istanza di cui sopra, l'udienza del 10/10/2023 nell'ambito del sub-procedimento per l'eventuale adozione dei provvedimenti indifferibili.
Nella stessa data l'istanza proposta veniva rigettata non ravvisandone i presupposti e per tale ragione la donna propone reclamo ex art. 669 terdecies cpc avverso il provvedimento di rigetto.
La controparte, allora, si costituisce eccependo l'inammissibilità del reclamo ritenendo l'ordinanza non impugnabile.
Il Collegio sulla questione, preliminarmente, espone le tre tesi esistenti:
Il Collegio si pronuncia per la non applicabilità del rito cautelare e di conseguenza per la non reclamabilità dei provvedimenti in esame.
Difatti, il provvedimento indifferibile di cui all'art. 473 bis 15 c.p.c. può essere rivalutato dal Giudice in esito alla prima udienza con possibilità, oltre alla revisione in caso di sopravvenienze, di reclamo da interporre alla Corte di Appello, sicchè viene assolutamente meno l'esigenza sottesa all'istituto del reclamo ex art. 669 terdecies c.p.c.
Inoltre, i provvedimenti di cui all'art. 473 bis 15, a differenza di quelli di cui all'art. 473 bis 22 che in caso di estinzione del giudizio, conservano i loro effetti, sono per quanto illustrato destinati ad essere superati ed inglobati dai provvedimenti ex art. 473 bis 22 perdendo efficacia in caso di estinzione del processo.
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Mi chiamo Elsa Sapienza, ho studiato legge e sono diventata avvocato nel 2008.
Da sempre appassionata del diritto di famiglia, ho compreso negli anni che non mi bastava occuparmi di studiare, interpretare ed applicare norme giuridiche, ma, nutrivo un sincero interesse verso la cura delle relazioni tra le persone. Così mi sono avvicinata sempre di più al mondo delle mediazione ed ho approfondito sempre di più le mie conoscenze in tale settore, divenendo prima mediatore familiare, poi mediatore civile e commerciale, penale e scolastico.
Ho fondato l’Associazione Logos Famiglia e Minori, oggi EOS, acronimo di educazione – orientamento – sostegno, affascinata dalla prospettiva di lavorare in sinergia con altri professionisti, offrendo un servizio a 360° alle persone bisognose di un valido supporto ed offrendo loro uno spazio – luogo dove sentirsi accolte e ascoltate attraverso un approccio multidisciplinare.
Sono avvocato specialista in diritto delle persone, delle relazioni familiari e dei minorenni, tutore e curatore speciale dei minori.
Ho frequentato il Master in Situazioni di Affido e Adozione, settore di cui mi occupo da molti anni anche grazie alle esperienze maturate all’interno del mondo dell’associazionismo. Amo fare passeggiate nei boschi soprattutto d’estate, il mare della mia splendida città e viaggiare!