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Inquadramento normativo: D.Lgs. n. 285/1992; D.P.R. n. 495/1992; Legge n. 488/1999; Legge n. 689/1981
Parcheggio e segnaletica verticale: Il parcheggio è un'area della strada destinata alla sosta dei veicoli. La sosta può essere a tempo indeterminato (ossia senza limiti di orari) o determinato (ossia limitatamente a determinate fasce orarie) Solitamente tale area è individuata da un apposito segnale stradale che se non accompagnato da pannelli integrativi, sta ad indicare che la sosta dei veicoli è a tempo indeterminato e gratuita. Se, invece, è accompagnato da tali pannelli, la sosta è soggetta a limitazioni. Ad esempio, se la sosta è a pagamento o limitata a determinati orari e veicoli, sui pannelli integrativi sono riportati i costi, le fasce orarie in cui è possibile parcheggiare, il tipo di veicolo al quale è consentita la sosta (ad esempio bus, taxi e veicoli per disabili).
Segnaletica orizzontale: La segnaletica verticale di parcheggio è accompagnata dalla segnaletica orizzontale, ossia da strisce, tracciate sull'asfalto, che delimitano la zona in cui parcheggiare (tecnicamente queste zone sono definite stalli). La segnaletica orizzontale è obbligatoria:
I segnali orizzontali, invece, non sono obbligatori quando gli stalli sono disposti parallelamente rispetto alla strada.
Colori strisce di parcheggio: Le strisce di parcheggio che delimitano gli stalli possono essere di diverso colore: bianco, azzurro, e giallo. Le strisce bianche segnalano uno stallo di parcheggio gratuito e senza limitazioni; quelle azzurre indicano stalli di sosta a pagamento e quelle gialle indicano stalli di sosta riservati a determinate categorie di veicoli o stalli dove vige il divieto di sosta.
Divieto di sosta: L'area in cui è vietata la sosta o il parcheggio è segnalata dal divieto di sosta. Sul lato della strada su cui è posizionato il segnale divieto di sosta, è precluso parcheggiare. Se non ripetuto, dopo il primo incrocio, il divieto di sosta non è più operativo. Tale segnale deve essere visibile.
Passo carrabile: Il passo carrabile è funzionale a rendere l'area idonea allo stazionamento per immettersi in un area o in una strada ad uso pubblico: una volta richiesto e concesso, comporta inderogabilmente il divieto di sosta che è operativo anche nei confronti dei titolari dello stesso (Tribunale Genova, sentenza del 19 ottobre 2012).
Divieto di fermata: Il divieto di fermata è un segnale stradale che si differenzia da quello di sosta sia per la grafica che per il contenuto, in quanto esso sta ad indicare che non è possibile, sul lato della strada dove è posto, né sostare per parcheggiare né fermarsi temporaneamente.
Motivi di contestazione di una sanzione amministrativa per divieto di sosta e fermata: Il verbale d'accertamento per divieto di sosta e fermata può essere contestato quando:
Termini per l'opposizione: Il ricorso va presentato o dinanzi al Giudice di pace o dinanzi al Prefetto. Nel primo caso il termine per presentare il ricorso è di 30 giorni dalla notificazione del verbale, nel secondo il termine è di 60 giorni.
Ausiliari del traffico: Gli ausiliari del traffico non rivestono la qualifica di pubblici ufficiali, ma sono soggetti che svolgono le funzioni di accertamento e contestazione delle violazioni in materia di sosta all'interno delle aree oggetto di concessione alle imprese di gestione dei parcheggi e di quelle immediatamente limitrofe e necessarie a compiere le manovre atte a garantire la concreta funzionalità del parcheggio in concessione (Cass. pen., n. 26222/2013).
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Il mio nome è Rosalba Sblendorio. Sono una persona estroversa e mi piace il contatto con la gente. Amo leggere, ascoltare musica e viaggiare alla scoperta delle bellezze del nostro territorio. Adoro rigenerarmi, immergendomi nella natura e per questo, quando posso, partecipo ad escursioni per principianti. Ho esercitato la professione da avvocato nel foro di Bari. Per molti anni ho collaborato con uno Studio legale internazionale, specializzato in diritto industriale, presso il cui Ufficio di Bari sono stata responsabile del dipartimento civile e commerciale. Mi sono occupata prevalentemente di diritto civile, diritto commerciale e diritto della proprietà intellettuale.