Il franchising: l'affiliazione commerciale tra natura, obblighi e peculiarità

Inquadramento normativo: Legge, n. 129/2004

Contratto di franchising: Il contratto di franchising o contratto di affiliazione commerciale è un contratto concluso tra due soggetti economicamente e giuridicamente indipendenti, con cui uno (detto affiliante) concede all'altro (detto affiliato) la disponibilità di un insieme di diritti di proprietà industriale di cui è titolare. Tale concessione avviene a fronte del pagamento di un corrispettivo da parte dell'affiliato nei confronti del concedente.

Natura del contratto di franchising: Tale contratto ha natura di contratto - almeno parzialmente - a comunità di scopo, nel senso che pur essendovi una corrispettività delle prestazioni, la caratteristica tipica del contratto è quella di regolare una attività commerciale, quella dell'affiliante, con partecipazione dell'affiliato.  In buona sostanza, ciò che rileva in tale tipo di contratto è la collaborazione per una attività commerciale, dalla quale derivano gli utili tanto dell'affiliato che dell'affiliante (Tribunale Milano, sentenza del 21 giugno 2018).

Obblighi dell'affiliante: Almeno trenta giorni prima della sottoscrizione del contratto di affiliazione l'affiliante deve consegnare all'aspirante affiliato copia completa del contratto da sottoscrivere, corredato da alcuni allegati, ad eccezione di quelli per i quali sussistano obiettive e specifiche esigenze di riservatezza, che comunque dovranno essere citati nel contratto (Tribunale Trani, sentenza del 5 febbraio 2018). L'obbligo in questione concerne la consegna effettiva all'affiliato di una copia del contratto da sottoscrivere. Tale copia deve essere completa, ossia deve essere identica a quella che alla fine le parti andranno a sottoscrivere. Ne consegue che il concedente che consegna solo un facsimile senza allegati non risulterà adempiente. Il fatto che l'affiliante debba fornire al potenziale affiliato una copia completa del contratto da sottoscrivere insieme a tutti gli allegati assicura una tutela più ampia per l'affiliato. 

L'affiliato avrà così la possibilità di esaminare quelle informazioni che lo aiuteranno ad avere una visione reale dell'insegna alla quale intende affiliarsi, informazioni che consentiranno inoltre di valutare l'esistenza dell'insegna, l'attività in oggetto, la consistenza della rete ed i motivi degli eventuali ultimi procedimenti giudiziari o arbitrali in cui è stato coinvolto l'affiliante (Tribunale Trani, sentenza del 5 febbraio 2018)

Focus: La prova della consegna, prima della stipulazione, della copia integrale del contratto di franchising all'affiliato da parte dell'affiliante non potrà essere fornita attraverso la sottoscrizione della clausola contrattuale precostituita e prestampata contenuta nel contratto stesso, recante l'indicazione della conferma dell'avvenuta ricezione da parte dell'affiliato della documentazione. Tale clausola non è idonea a dimostrare detta consegna. Dalla mancata prova dell'allegazione, del contenuto e delle modalità di messa a disposizione all'affiliato della su menzionata documentazione consegue l'annullamento del contratto di franchising (Tribunale di Trento, sentenza del 30 maggio 2014, Tribunale Trani, sentenza del 5 febbraio 2018)

Obblighi dell'affiliato: L'affiliato non può trasferire la sede, qualora sia indicata nel contratto, senza il preventivo consenso dell'affiliante, se non per causa di forza maggiore. L'affiliato si impegna ad osservare e a far osservare ai propri collaboratori e dipendenti, anche dopo lo scioglimento del contratto, la massima riservatezza in ordine al contenuto dell'attività oggetto dell'affiliazione commerciale.

Condotte dell'affiliante e dell'affiliato: Anche in materia di franchising, le parti devono adottare una condotta di reciproca lealtà, nel rispetto del principio di buona fede. Tale lealtà deve sussistere sia nella fase iniziale che nella fase di esecuzione del contratto. 

In buona sostanza ciascun contraente:

• ha il dovere di cooperare alla realizzazione dell'interesse della controparte;
• ha l'obbligo di adottare quei comportamenti che, a prescindere da specifici obblighi contrattuali e dal dovere del neminem laedere, senza rappresentare un apprezzabile sacrificio a suo carico, siano idonei a preservare gli interessi dell'altra parte (Cass. 07.06.2006, n, 13345; Cass. 18.10.2004, n. 20399, Tribunale Milano, sentenza del 21 giugno 2018).

Clausola trasmissione know-how: Sebbene con il contratto di franchising, l'affiliante metta a disposizione dell'affiliato un insieme di diritti di proprietà industriale o intellettuale (quali marchi, denominazioni commerciali, insegne, modelli di utilità, disegni, diritti di autore, know-how, brevetti, assistenza o consulenza tecnica e commerciale), il concedente non deve necessariamente, con detto contratto, trasferire il know-how all'affiliato. Con l'ovvia conseguenza che la clausola concernente la trasmissione di detto know-how non è elemento essenziale per questo tipo di contratto. Infatti, in materia di franchising, ciò che rileva è la concessione all'affiliato della disponibilità della sperimentata formula commerciale dell'affiliante, che può concernere uno o più profili attinenti l'insieme dei diritti di proprietà industriale o intellettuale di cui è titolare il concedente, e non obbligatoriamente tutti. Questo dipende dal fatto che l'impresa dell'affiliato, con il contratto in questione, va ad inserirsi in una articolata rete territoriale riferibile all'affiliante, che, a sua volta, è composta da una pluralità di altri affiliati, con lo scopo di commercializzare determinati beni o servizi (Cass. civ., n. 11256/2018).