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Il Senato approva la proroga sull'uso dei codici annotati per gli esami avvocati

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 Prorogato di due anni il regime transitorio per gli esami per l'abilitazione all'esercizio della professione di avvocato che consente ai candidati l'uso dei codici commentati con le annotazioni della giurisprudenza, durante la prova scritta.

Questa la decisione del senato che venerdì scorso ha approvato in sede di conversione del Decreto Legge n. 91/2018 sulle c.d "Milleproroghe".

All'art 2 del provvedimento dopo il comma 3 è stato aggiunto il comma 3-bis che cosi recita: "all'articolo 49, comma 1, della legge 31 dicembre 2012, n. 247, la parola: ''cinque'' sostituita dalla seguente: ''sette".

A questo punto, dopo il voto finale del testo integrale del provvedimento da parte del Senato, così come modificato con l'emendamento citato, il testo ritornerà alla Camera per la sua approvazione definitiva.

 Il provvedimento era molto atteso dai numerosi colleghi praticanti avvocati che si cimenteranno a fine anno a sostenere l'esame per l'immissione nel pieno esercizio della professione.

Ricordiamo che regole attuali che disciplinano il tanto temuto esame per l'abilitazione all'esercizio della professione forense erano state introdotte con la legge 31 dicembre 2012, n. 247 sulla "Nuova disciplina dell'ordinamento della professione forense." Secondo la quale l'esame di Stato si articola in tre prove scritte e di una prova orale

Le prove scritte sono svolte sui temi formulati dal Ministro della giustizia ed hanno per oggetto: a) la redazione di un parere motivato, da scegliere tra due questioni in materia regolata dal codice civile; b) la redazione di un parere motivato,da scegliere tra due questioni in materia regolata dal codice penale; c) la redazione di un atto giudiziario che postuli conoscenze di diritto sostanziale e di diritto processuale, su un quesito proposto, in materia scelta dal candidato tra il diritto privato,il diritto penale ed il diritto amministrativo. 

Nella prova orale il candidato illustra la prova scritta e dimostra la conoscenza delle seguenti materie: ordinamento e deontologia forensi,diritto civile,diritto penale,diritto processuale civile, diritto processuale penale; nonche' di altre due materie, scelte preventivamente dal candidato,tra le seguenti: diritto costituzionale, diritto amministrativo, diritto del lavoro, diritto commerciale, diritto comunitario ed internazionale privato, diritto tributario, diritto ecclesiastico, ordinamento giudiziario e penitenziario.

Di seguito riportiamo  alcuni dati sulle percentuali che candidati che hanno superato la prova scritta nella sessione 2017:

Il dato più basso di ammessi agli orali si è registrato per gli aspiranti avvocati della Corte d'Appello di Caltanissetta appena il 25,58%, tra i più alti invece a Firenze con il 70,87%, a Bari il 43%, a Brescia il 55,88%, a Catanzaro il 58,19%, a Roma il 41,41%,  a Perugia il 33%, a Milano il 50,40% a Genova il 41,18% a Torino il 64,82%, a Cagliari il 45,57%, a Napoli il 32,92% . L'elenco completo dei dati potrà essere consultato sul sito del Ministero della Giustizia sull'apposita pagina dedicata agli esami

 

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