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Con riferimento alla giustizia amministrativa, è stato ritenuto che le ragioni di urgenza connesse alla ritardata tutela cautelare a causa dei differimenti delle camere di consiglio e delle udienze per l'emergenza sanitaria nazionale Covid 19 costituiscano, unitamente al fumus boni iuris e al periculum in mora, valido presupposto per l'accoglimento della domanda cautelare interinale.
Questo è quanto ha statuito il Tar Puglia con decreto n. 117 del 18 marzo 2020.
Ma vediamo nel dettaglio la questione sottoposta all'esame dei Giudici amministrativi.
I fatti di causa.
La stazione appaltante:
La ricorrente ritiene illegittima tale aggiudicazione e pertanto ha agito in giudizio al fine di impugnare il relativo provvedimento, nonché, tra gli altri atti di gara, il provvedimento con cui è stata disposta l'esecuzione anticipata del servizio, recante notizia dell'avvenuta stipulazione del contratto. La ricorrente, così, ha chiesto ai Giudici amministrativi l'annullamento di tali atti, previa sospensione della loro efficacia.
Ripercorriamo l'iter logico-giuridico del Tar.
La decisione del Tar
Innanzitutto appare opportuno far rilevare che l'art. 56 cod. proc. amm. stabilisce che «prima della trattazione della domanda cautelare da parte del collegio, in caso di estrema gravità ed urgenza, tale da non consentire neppure la dilazione fino alla data della camera di consiglio, il ricorrente può, con la domanda cautelare o con distinto ricorso notificato alle controparti, chiedere al presidente del tribunale amministrativo regionale, o della sezione cui il ricorso è assegnato, di disporre misure cautelari provvisorie».
Ciò premesso, tornando al caso di specie, a parere della ricorrente, gli atti impugnati sono illegittimi in quanto:
Secondo la ricorrente, inoltre, in forza dell'art. 56 su citato, sussisterebbero i presupposti per l'adozione delle misure monocratiche atteso che:
Alla luce di quanto dedotto dalla ricorrente e dell'emergenza sanitaria nazionale a causa della quale è stato disposto un differimento delle udienze, il Tar, in applicazione del su menzionato art. 56:
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Il mio nome è Rosalba Sblendorio. Sono una persona estroversa e mi piace il contatto con la gente. Amo leggere, ascoltare musica e viaggiare alla scoperta delle bellezze del nostro territorio. Adoro rigenerarmi, immergendomi nella natura e per questo, quando posso, partecipo ad escursioni per principianti. Ho esercitato la professione da avvocato nel foro di Bari. Per molti anni ho collaborato con uno Studio legale internazionale, specializzato in diritto industriale, presso il cui Ufficio di Bari sono stata responsabile del dipartimento civile e commerciale. Mi sono occupata prevalentemente di diritto civile, diritto commerciale e diritto della proprietà intellettuale.