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Cassa forense: bando assegnazione contributi spese di ospitalità case di riposo o istituti di ricovero

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La Cassa forense ha indetto anche per quest'anno il bando per l'assegnazione di contributi per spese di ospitalità in case di riposo o istituti di ricovero pubblici o privati per anziani, malati cronici o lungodegenti. Il bando in questione è reperibile su https://www.cassaforense.it/media/10305/bando-n-4-2022-spese-di-ospitalit%C3%A0.pdf.

Vediamo di cosa si tratta.

Requisiti di partecipazione

I requisiti di partecipazione al bando sono i seguenti:

  • essere iscritti alla Cassa o all'Albo con procedimento di iscrizione alla Cassa in corso,
  • non essere sospesi dall'Albo, né cancellati o essere titolari di trattamenti di pensione erogata dalla Cassa ;
  • essere in regola, alla data di pubblicazione del bando, con le prescritte comunicazioni reddituali (Modelli 5) dal 1975 e per i pensionati dall'anno successivo al pensionamento;
  • aver dimorato nel corso dell'anno 2022 in casa di riposo o istituto di ricovero pubblico o privato per anziani, malati cronici o lungodegenti o in struttura equiparata;
  • aver sostenuto, per la retta, una spesa non soggetta a rimborso, totale o parziale, da parte di altri Enti.

Il contributo erogabile

Il contributo erogabile, fino a esaurimento dell'importo complessivo di € 200.000,00:

  • non può superare € 8.000 in caso di ricovero per l'intera annualità;
  • nel caso di minor durata, [...] è liquidato in proporzione ai giorni di effettivo ricovero.

Non possono beneficiare del contributo coloro che godono della copertura assicurativa collettiva per la non autosufficienza (LTC).

La domanda di partecipazione e la graduatoria

La domanda di partecipazione al bando in questione, sottoscritta dal richiedente o da chi ne ha la legale rappresentanza:

  • va inviata entro le ore 24,00 del 18 gennaio 2023, alla Cassa Nazionale di Previdenza e Assistenza Forense – Servizio Assistenza e Servizi Avvocatura – Via G. G. Belli, 5 – 00193 – Roma, a mezzo raccomandata A/R o PEC dedicata (Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.), utilizzando l'apposito modulo presente sul sito dell'Ente previdenziale;
  • va corredata di i) copia del documento d'identità del richiedente e di chi ne abbia rappresentanza; ii) certificato di stato di famiglia rilasciato in data non anteriore a tre mesi; iii) copia dell'eventuale provvedimento di nomina del tutore, curatore o amministratore di sostegno; iv) documentazione dalla quale risulti il periodo di ricovero; v) documentazione attestante il pagamento della retta; vi) autocertificazione attestante che la spesa è a completo carico del beneficiario e che non è soggetta a rimborso parziale o totale da parte di altri Enti.

I documenti dal punto i) al punto iv) non possono essere sostituiti da autocertificazione. 

Le domande prive di sottoscrizione o carenti degli elementi essenziali che consentano l'individuazione dell'istante o l'oggetto della richiesta si considerano come non presentate. In caso di mancanza, incompletezza o irregolarità degli elementi formali della domanda e delle dichiarazioni rese, anche da terzi, l'istante dovrà produrre, nel termine perentorio di 15 giorni dalla relativa comunicazione e a pena di esclusione, le dichiarazioni, integrazioni o regolarizzazioni richieste da Cassa Forense.

Spirato il termine di presentazione e di regolarizzazione delle domande, verrà formata una graduatoria con criterio inversamente proporzionale all'importo risultante dalla somma del reddito del beneficiario e del 50% di quello del coniuge o della parte dell'unione civile. Avranno priorità in graduatoria coloro che non hanno percepito il contributo tramite il medesimo bando indetto per l'anno 2021. Con la presentazione della domanda si autorizza Cassa Forense a pubblicare sul sito internet la graduatoria senza indicazione del nominativo, ma con:

  • codice meccanografico/numero di protocollo della domanda;
  • reddito utilizzato ai fini della graduatoria stessa.

L'Ente previdenziale si riserva di effettuare controlli, anche a campione, sulla veridicità della documentazione, delle dichiarazioni sostitutive e delle autocertificazioni prodotte dal richiedente. 

 

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