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Oggi possiamo contare sull'E.B.A. - Europea Banking Agency -, vale a dire un'authority, naturalmente non eletta da nessuno, ma nominata su suggerimento degli addetti ai lavori ovvero le banche europee.
Trai primi provvedimenti di detta Agenzia spiccano l'elevazione delle soglie di allarme delle piccole sofferenze bancarie; dunque se un correntista persona fisica scende, anche per cause impreviste, sotto i 100 euro sul massimo fido consentito per più di 90 giorni, o 500 euro se è un imprenditore, diventa un - cattivo pagatore -, tecnicamente un "non performing loan". A questo punto tutto il sistema bancario viene inibito al malcapitato cittadino, con l'impossibilità pure di pagare utenze e rate di mutuo.
Lo sforamento è lecito se non supera l'1% - bontà loro - del totale affidamento. A titolo esemplificativo se ho una scopertura affidata di 100.000 euro, posso scendere stabilmente anche fino a 101.000 euro, e quindi mi posso scoprire fino a 1.000 euro, e non i soli 500 per gli altri imprenditori meno affidati.
La Banca "può", non "deve" segnalare il cattivo pagatore alla centrale dei rischi. Quindi, se il rapporto con la Banca è buono, questa può soprassedere, insomma si è nelle mani della Banca, che si spera non interverrà per cifre piccole.
Se invece la banca segnala si attivano dei meccanismi di difesa del sistema bancario che sfociano in interessi di mora, pignoramenti, e liquidazione giudiziale. Inoltre, se anche si va a saldare il debito, i pagamenti restano comunque bloccati per i successivi 90 giorni.
In altre parole questa norma, inasprendo il rigore nel momento economicamente più difficile, sembra fatta per fare fallire le piccole imprese e mettere in difficoltà le famiglie, costrette quindi a svendere le loro proprietà se si dovessero disgraziatamente trovare in difficoltà. Per evitare questo bisognerà stare più attenti a non andare in scopertura e quindi a tenere, inutilizzata, sempre, una riserva di liquidità sui propri conti correnti. Chi beneficia di questo plafond inutilizzato di liquidità depositato in banca? A voi la risposta.
Questo porta a carenza di liquidità, e quindi a maggiore prudenza negli acquisti, e quindi a calo della domanda; quando l'imprenditore lavora con lo scoperto, è come se nel suo piccolo emettesse moneta. In questo modo, coloro che hanno difficoltà a farsi fare grandi scoperture, cioè i piccoli e medi imprenditori, non potranno più fare altro, per i loro pagamenti, che ricorrere sempre e comunque ai prestiti, che per loro sono però più onerosi, fino a strangolarli; una stretta che ricorda l'obbligatoria "nominatività" degli assegni, di qualche anno fa che ne hanno impedito la circolazione come moneta parallela; anche quella era una manovra restrittiva, mirata a strangolare la piccola e media impresa.
Nell'anno della pandemia e nell'anno post-pandemico, con la contrazione economica che stiamo vivendo, anziché immettere liquidità nel sistema la togliamo; invece di aiutare le piccole e medie imprese li danneggiamo. Si sta creando il mondo descritto dal "World Economic Forum": un mondo in cui non possederemo più nulla e saremo totalmente tracciati, ma in cui "non saremo mai stati meglio".
La povertà si vede, il tracciamento si vede ugualmente ma della felicità auspicata ancora non v'è traccia.
Meditate contribuenti, meditate.
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