Se questo sito ti piace, puoi dircelo così
A norma dell'art. 116 D.P.R. 115/2002, l'onorario e le spese spettanti al difensore di ufficio sono liquidati dal magistrato, nella misura e con le modalità previste dall'art. 82 ed è ammessa opposizione ai sensi dell'art. 84, quando il difensore dimostra di aver esperito inutilmente le procedure per il recupero dei crediti professionali. Questi è tenuto a provare di aver effettuato un vano e non pretestuoso tentativo di recupero, non occorrendo anche la prova dell'impossidenza da parte del debitore (Cass. 8359/2020; Cass. 3673/2019). Ne consegue che sarà sufficiente che il difensore produca un verbale di pignoramento mobiliare negativo e l'esito infruttuoso delle visure immobiliari, non potendo produrre alcun verbale di pignoramento immobiliare negativo.
Questo ha ribadito la Corte di Cassazione con ordinanza n. 15416 del 13 maggio 2022 (fonte http://www.italgiure.giustizia.it/sncass/).
Ma vediamo nel dettaglio la questione sottoposta all'attenzione dei Giudici di legittimità.
I fatti di causa
La ricorrente è un avvocato che ha proposto opposizione avverso il decreto con cui è stata respinta la richiesta di liquidazione del compenso per la difesa d'ufficio svolta nell'ambito di un giudizio penale.
E ciò in considerazione del fatto che, a parere del Tribunale, il difensore non ha fornito la prova di aver esperito un serio e non pretestuoso tentativo di recupero del credito professionale, ritenendo ostativo per l'accoglimento della domanda il mancato deposito del verbale di pignoramento immobiliare negativo.
Il caso è giunto dinanzi alla Corte di Cassazione.
Ripercorriamo l'iter logico-giuridico seguito da quest'ultima autorità giudiziaria.
La decisione della SC
Innanzitutto, si fa rilevare che l'art. 116 del d.p.r. 115/2002 prevede che nel caso in cui i compensi dell'avvocato siano liquidati ai sensi dell'art. 82 del medesimo d.p.r., ossia nel caso di difensore di una parte ammessa al patrocinio a spese dello stato, l'autorità giudiziaria provvede con decreto di pagamento, osservando la tariffa professionale in modo che, in ogni caso, non risultino superiori ai valori medi delle tariffe professionali vigenti relative ad onorari, diritti ed indennità, tenuto conto della natura dell'impegno professionale, in relazione all'incidenza degli atti assunti rispetto alla posizione processuale della persona difesa.
Nell'ipotesi in cui il difensore nominato dall'interessato sia iscritto in un elenco degli avvocati di un distretto di corte d'appello diverso da quello in cui ha sede il magistrato competente a conoscere del merito o il magistrato davanti al quale pende il processo, non sono dovute le spese e le indennità di trasferta previste dalla tariffa professionale.
Il decreto di pagamento è comunicato al difensore e alle parti, compreso il pubblico ministero (art. 82, d.p.r 115/2002). Contro questo decreto è possibile proporre opposizione (art. 84 d.p.r. 115/2002). Può essere proposta opposizione anche quando viene respinta la liquidazione ex art. 82 su citato. In questi casi, tuttavia, l'avvocato è tenuto a provare di aver effettuato un vano e non pretestuoso tentativo di recupero, non occorrendo anche la prova dell'impossidenza da parte del debitore (Cass. 8359/2020; Cass. 3673/2019). In buona sostanza si ritiene che sia sufficiente che il difensore dimostri :
Orbene, tornando al caso in esame, l'avvocato ricorrente ha prodotto un verbale di pignoramento mobiliare negativo e le visure immobiliari dall'esito infruttuoso. In tale ultima ipotesi, tale produzione appare soddisfacente, non potendo produrre alcun verbale di pignoramento immobiliare negativo in quanto detto pignoramento, preceduto dalla notifica del precetto e del titolo, si compie – difatti - mediante la notifica e la successiva trascrizione di un atto che abbia i contenuti previsti dal codice di rito (art. 555 c.p.c.). In mancanza di beni aggredibili, il pignoramento non ha luogo. Alla luce delle considerazioni sin qui svolte, pertanto, la Corte di Cassazione ha accolto il ricorso.
Tutti gli articoli pubblicati in questo portale possono essere riprodotti, in tutto o in parte, solo a condizione che sia indicata la fonte e sia, in ogni caso, riprodotto il link dell'articolo.
Il mio nome è Rosalba Sblendorio. Sono una persona estroversa e mi piace il contatto con la gente. Amo leggere, ascoltare musica e viaggiare alla scoperta delle bellezze del nostro territorio. Adoro rigenerarmi, immergendomi nella natura e per questo, quando posso, partecipo ad escursioni per principianti. Ho esercitato la professione da avvocato nel foro di Bari. Per molti anni ho collaborato con uno Studio legale internazionale, specializzato in diritto industriale, presso il cui Ufficio di Bari sono stata responsabile del dipartimento civile e commerciale. Mi sono occupata prevalentemente di diritto civile, diritto commerciale e diritto della proprietà intellettuale.