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Nuova rottamazione con vista 2025

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La rottamazione quinquies delle cartelle, annunciata nel collegato fiscale prima, nella legge di bilancio dopo, e poi accantonata, dovrebbe tornare nel 2025 con un progetto di legge dedicato, presentato alla Camera in data 27 novembre scorso e presentato alla stampa il 04 dicembre scorso.

In sede di conferenza stampa sono state evidenziate le caratteristiche della rottamazione quinquies, che consentirebbe ai titolari di carichi compresi nel periodo dal 2000 al 2023 di pagare il capitale, senza interessi e sanzioni, in 120 rate, e quindi in 10 anni. Netto il cambiamento rispetto alla rottamazione quater che prevedeva meno rate e importi più elevati: al massimo 18 rate trimestrali a scadenza fissa 4 volte all'anno fino al 2027 e con due maxi rate iniziali da versare in un lasso di tempo di soli 30 giorni - entro il 31 ottobre 2023 la prima ed entro il 30 novembre 2023 la seconda. 

Un fardello che ha spinto molti a non aderire oppure ad aderire per poi non avviare i pagamenti, tanto che molti contribuenti, dopo aver presentato domanda di definizione agevolata con la rottamazione quater oggi risultano decaduti. Senza considerare poi che rispetto alla precedente rottamazione la nuova sarebbe maggiormente flessibile; infatti la decadenza con la rottamazione quater scatta alla prima rata scaduta e non saldata entro i 5 giorni lavorativi di tolleranza previsti, mentre, secondo la nuova previsione si passerebbe ad una soglia di tolleranza di 8 quote del piano di rateazione non pagate in tempo, anche se non consecutive, e la scadenza della prima rata dovrebbe essere fissata per il 31 luglio prossimo.

Esaminando un caso concreto: se ho 50.000 euro di cartelle esattoriali e vorrei mettermi in bonis, ad oggi sono di fronte ad una scelta; da un lato vorrei provare a chiedere la rateizzazione ordinaria ma allo stesso tempo vorrei aspettare se diventa operativa la nuova rottamazione delle cartelle esattoriali. Al momento, chi vuole fare pace con il Fisco non può che passare dalla dilazione ordinaria, ed in questo caso bisogna presentare istanza all'Agenzia delle Entrate Riscossione che in virtù della nuova riforma della riscossione, è diventata più favorevole di prima. Ma è altrettanto vero che le possibilità che arrivi una nuova rottamazione non sono certo poche. Si suggerisce di provvedere intanto ad un piano di rateizzazione "ordinaria", al fine di stoppare eventuali procedure esecutive dell'agente di riscossione, nell'attesa, in caso di approvazione definitiva della proposta di legge, di aderire alla rottamazione usufruendo dello stralcio di sanzioni ed interessi.

Meditate contribuenti, meditate.

 

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