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La sentenza della Corte di Cassazione n. 28237/2022 parla chiaro.
E' corretto ridurre l'importo del mantenimento dei figli al padre che provvede già a pagare metà del mutuo, valutazione svolta chiaramente sempre a seguito della comparazione delle rispettive situazioni economiche.
La sentenza trae origine da una decisione della Corte d'Appello che aveva ridotto l'importo dell'assegno di mantenimento ai figli da euro 650,00 a 500,00.
La decisione veniva presa alla luce della valutazione delle rispettive situazioni economiche e considerando anche gli oneri che già gravavano sull'ex marito.
Quest'ultimo difatti, paga la metà del mutuo contratto dalla moglie, la quale d'altra parte percepisce mensilmente anche una ulteriore somma di euro 260, a titolo di locazione di una unità immobiliare.
Le ragioni a sostegno del ricorso in Cassazione presentato dalla ex moglie, in disaccordo con la decisione della Corte d'Appello, si basano in primis sulla supposta violazione delle regole e dei criteri per la determinazione delle somme che devono essere corrisposte per il mantenimento dei figli, in quanto secondo la ricorrente la Corte non avrebbe considerato il tenore di vita coniugale, le esigenze dei figli, i tempi di permanenza con ogni genitore e le rispettive condizioni economiche.
Altro motivo del ricorso, l'omesso esame della mancata contestazione del padre di dovere 650,00 euro per il mantenimento dei figli e 259,00 euro per la rata del mutuo.
Entrambe le doglianze vengono però rigettate.
La prima contestazione è infondata perché la Corte di Appello ha realmente comparato le situazioni economiche dei coniugi, considerando le esigenze dei minori e alla luce dei maggiori oneri gravanti sul marito, ha ritenuto più che congruo il contributo per il mantenimento di 500 euro mensili per i figli.
Manifestamente infondata anche la seconda lamentela perché l'uomo, pur non avendo contestato direttamente il versamento della maggiore somma indicata dalla moglie, si era dichiarato disposto al versamento solo a "titolo conciliativo" senza alcun riconoscimento di manifestazione di volontà vincolante.
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Mi chiamo Elsa Sapienza, ho studiato legge e sono diventata avvocato nel 2008.
Da sempre appassionata del diritto di famiglia, ho compreso negli anni che non mi bastava occuparmi di studiare, interpretare ed applicare norme giuridiche, ma, nutrivo un sincero interesse verso la cura delle relazioni tra le persone. Così mi sono avvicinata sempre di più al mondo delle mediazione ed ho approfondito sempre di più le mie conoscenze in tale settore, divenendo prima mediatore familiare, poi mediatore civile e commerciale, penale e scolastico.
Ho fondato l’Associazione Logos Famiglia e Minori, oggi EOS, acronimo di educazione – orientamento – sostegno, affascinata dalla prospettiva di lavorare in sinergia con altri professionisti, offrendo un servizio a 360° alle persone bisognose di un valido supporto ed offrendo loro uno spazio – luogo dove sentirsi accolte e ascoltate attraverso un approccio multidisciplinare.
Sono avvocato specialista in diritto delle persone, delle relazioni familiari e dei minorenni, tutore e curatore speciale dei minori.
Ho frequentato il Master in Situazioni di Affido e Adozione, settore di cui mi occupo da molti anni anche grazie alle esperienze maturate all’interno del mondo dell’associazionismo. Amo fare passeggiate nei boschi soprattutto d’estate, il mare della mia splendida città e viaggiare!