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L'Inail, in collaborazione con il Consiglio nazionale dell'Ordine degli Psicologi (Cnop), su indicazione del Comitato tecnico-scientifico costituito per l'emergenza epidemiologica in corso, ha sviluppato le indicazioni procedurali e gli strumenti agevoli, scientificamente fondati, finalizzati a promuovere e supportare l'attivazione, a livello locale, dei servizi di supporto e sostegno psicologico e psicosociale per la gestione dello stress e la prevenzione del burnout di tutti gli operatori sanitari coinvolti nell'emergenza.
L'obiettivo è di fornire supporto e sostegno psicologico agli operatori sanitari, che sono tra i lavoratori a maggior rischio di esposizione al virus: il loro impegno in prima linea nella gestione dell'emergenza sanitaria li espone ad un crescente sovraccarico operativo ed emotivo, non solo per le mutate condizioni organizzative, relazionali, ambientali e psicologiche nell'ambiente lavorativo, ma anche per le inevitabili ripercussioni nella vita privata. Tali aspetti portano ad una situazione di stress crescente ed effetti negativi sulla loro salute, sì da richiedere l'attivazione di sostegni psicologici.
I destinatari dell'iniziativa sono tutti gli operatori sanitari ovvero tutti coloro che, a qualunque titolo, operano in contesti sanitari in cui può verificarsi un'esposizione al virus Sars-CoV-2: vi rientrano, quindi, gli operatori sanitari operanti nelle strutture sanitarie, il personale di pronto soccorso, gli operatori dei dipartimenti di prevenzione e dei servizi epidemiologici, dei servizi ambulanze, delle Residenze Sanitarie Assistite (Rsa), i medici di famiglia, i pediatri, gli assistenti sociali e domiciliari, e i volontari.
I servizi attivati vanno destinati sia al personale sanitario attualmente in operatività, che al personale sanitario in isolamento in quanto contagiato o sospetto tale.
Il servizio prevede la possibilità, per gli operatori sanitari, di accedere a un primo contatto telefonico con uno psicologo, favorendo modalità di contatto da remoto: a tal fine, sarà istituito un numero telefonico e gli operatori sanitari potranno chiamare in orari compatibili con la loro operatività; tale servizio sarà fruibile, quindi, al di fuori dell'orario e dell'ambiente lavorativo, anche a garanzia della sua confidenzialità.
Il colloquio sarà orientato alle finalità di supporto psicologico alla persona (non propriamente psicoterapeutiche), e lo psicologo avrà cura di fornire tutte le informazioni necessarie relative al servizio ed eventuali altri servizi attivi, dando disponibilità, se ritenuto necessario, di una presa in carico.
Nell'ambito di ogni telefonata è necessario trascrivere e conservare i contenuti nella scheda di triage psicologico.
La scheda di triage psicologico sarà necessaria in considerazione della situazione di emergenza e dell'alto numero di contatti, tale da non poter garantire l'utilizzo di test diagnostici; l'obiettivo della scheda di triage psicologico sarà quella di offrire uno strumento standard di ausilio per le strutture sanitarie di tutto il territorio nazionale, che permetta di raccogliere le informazioni necessarie per agevolare il servizio di sostegno psicologico e attivare, quando si renda necessario, l'invio ad altri professionisti o servizi sanitari.
In particolare, la scheda di triage potrà favorire la raccolta delle informazioni utili a impostare il colloquio psicologico e, inoltre, garantirà una memoria storica della situazione e degli interventi attivati: in particolare, essa sarà utile a non effettuare nuovamente il triage in caso di ricontatto da parte degli operatori (si eviterà così di ripetere il triage psicologico e trasmettere il messaggio alla persona che richiama che la sua situazione non sia stata presa in carico dal servizio), così permettendo di condurre i colloqui successivi sulla base delle informazioni raccolte e delle sintesi dei colloqui precedenti già riportate nell'ottica di supporto e interventi efficaci. In tal modo, si ottimizzeranno i tempi e le risorse dedicate, consentendo un veloce recupero delle schede compilate in caso di ulteriori contatti da parte della medesima persona; inoltre la scheda permetterà a tutti gli psicologi che operano nei servizi di effettuare i monitoraggi dei casi più critici che si rendono necessari in maniera tempestiva e coordinata potendo altresì, in un secondo momento, effettuare monitoraggi di secondo livello finalizzati al miglioramento degli strumenti a supporto dei servizi, attraverso informazioni complete.
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Il mio nome è Rosalia Ruggieri, sono una persona sensibile e generosa, sempre pronta ad aiutare chi ne ha bisogno: entro subito in empatia con gli altri, per indole sono portata più ad ascoltare che a parlare, riservatezza e discrezione sono aspetti caratteristici del mio carattere. Molto caparbia e determinata, miro alla perfezione in tutto quello che faccio.
Adoro il mare, fare lunghe passeggiate all'aria aperta, trascorrere il tempo libero con la mia famiglia. Sono donatrice di sangue e socia volontaria di una associazione che tutela i cittadini; credo e combatto per la legalità.
Nel 2010 mi sono laureata in giurisprudenza presso l'Università degli Studi di Bari; nel 2012 ho conseguito sia il Diploma di Specializzazione per le Professioni Legali presso l'Ateneo Barese che il Diploma di Master di II livello in "European Security and geopolitics, judiciary" presso la Lubelska Szkola Wyzsza W Rykach in Polonia.
Esercito la professione forense nel Foro di Bari, occupandomi prevalentemente di diritto civile ( responsabilità contrattuale e extracontrattuale, responsabilità professionale e diritto dei consumatori); fornisco consulenza specialistica anche in materia penale, con applicazione nelle strategie difensive della formula BARD.