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Imu: proroga al 30 giugno 2023

Dichiarazione-Imu-2022

L'art. 3 comma 1 del Decreto Legge n. 198/2022, l'immancabile decreto "Milleproroghe", ha differito ulteriormente al 30 giugno 2023 il termine per la presentazione della dichiarazione IMU/22 relativa all'anno 2021, previsto originariamente, dall'art. 35 comma 4 del D.L. n. 73/2022 al 31 dicembre 2022.

Con la proroga dunque, viene fatto coincidere il termine differito per la dichiarazione IMU relativa agli immobili il cui possesso ha avuto inizio nel corso del 2021 e alle variazioni rilevanti ai fini della determinazione dell'imposta per il 2021 con quello di scadenza naturale della dichiarazione IMU 2023 relativa a immobili il cui possesso ha avuto inizio nel 2022 o a variazioni rilevanti per la determinazione dell'IMU dovuta per il 2022.

Rimangono salve, in ogni caso, le previsioni che limitano gli obblighi dichiarativi: infatti, l'obbligo di dichiarazione non riguarda le circostanze comunque conoscibili autonomamente dal Comune, ad esempio mediante una verifica catastale e, a norma dell'art. 1 comma 769 della L. n. 160/2019, per i soggetti diversi dagli enti non commerciali, la dichiarazione IMU ha effetto anche per gli anni successivi, salvo che siano intervenute circostanze sopravvenute da cui consegua un diverso ammontare dell'IMU da versare.

Fa eccezione viceversa quanto disposto, per gli enti non commerciali, dall'art. 1 comma 770 della Legge n. 160/2019, che prevede la presentazione della dichiarazione IMU annualmente, indipendentemente dal verificarsi di variazioni che influiscano sulla determinazione dell'imposta dovuta. Pertanto, per tali soggetti sussiste, in ogni caso, un duplice obbligo dichiarativo da assolvere entro il 30 giugno 2023, sia in riferimento alle dichiarazioni IMU 2022 (per l'anno 2021) sia 2023 (per l'anno 2022).

Si rammenta altresì che, per i soggetti - ordinari -, a partire dalla dichiarazione IMU 2022, debutta il nuovo modello: la dichiarazione IMU – generica - di cui all'art. 1 comma 769 della L. n. 160/2019 va presentata al Comune sul cui territorio insistono gli immobili dichiarati, e può essere trasmessa alternativamente in modalità cartacea o telematica.

 In particolare, la dichiarazione cartacea può avvenire:

- con consegna a mano presso l'ufficio protocollo del Comune;

- a mezzo posta, con raccomandata senza ricevuta di ritorno;

- mediante trasmissione a mezzo PEC.

Sarà comunque opportuno verificare se siano state previste dal Comune, mediante regolamento, altre modalità di trasmissione della dichiarazione cartacea più adeguate alle proprie esigenze organizzative.

In alternativa, la dichiarazione IMU può essere presentata in modalità telematica, utilizzando i servizi telematici Entratel o Fisconline, direttamente dal contribuente oppure da un soggetto intermediario abilitato alla trasmissione telematica.

Per gli enti non commerciali, invece, la dichiarazione va presentata esclusivamente con modalità telematica.

Meditate contribuenti, meditate. 

 

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