Se questo sito ti piace, puoi dircelo così

Dimensione carattere: +

Il regime dei forfettari si allarga nel 2025

Imagoeconomica_1216132

Modifiche nell'anno 2025 alle condizioni di esclusione dal regime forfettario istituito dalla Legge 190/2024, riguardanti l'esercizio dell'attività autonoma prevalentemente nei confronti di datori di lavoro con i quali sono in corso rapporti di lavoro oppure erano intercorsi rapporti di lavoro nei due precedenti periodi d'imposta ed il possesso, nell'anno precedente, di redditi di lavoro dipendente e a questi assimilati, di cui agli artt. 49 e 50 del TUIR, eccedenti l'importo di 30.000 euro.

Il contenitore legislativo della prima modifica è il Decreto Lavoro attualmente in corso di pubblicazione in Gazzetta Ufficiale; nel dettaglio, all'art. 17, viene disposta l'inapplicabilità della causa ostativa all'utilizzo del regime agevolativo nei confronti delle persone fisiche iscritte in albi o registri professionali che, oltre a svolgere l'attività professionale, intrattengono anche un rapporto di lavoro subordinato a tempo parziale e indeterminato nei confronti di un datore di lavoro che occupi più di 250 dipendenti.

La misura introduce a regime una deroga alla causa ostativa, in precedenza eccepita esclusivamente dalla prassi; in fase di prima applicazione della causa di esclusione, l'Agenzia delle Entrate aveva infatti già riconosciuto l'applicabilità del regime nei confronti di coloro che conseguivano sia redditi di lavoro autonomo - o d'impresa, sia redditi di lavoro dipendente - o assimilati nei confronti del medesimo datore di lavoro. Affinché la causa ostativa non operi è necessario che il datore di lavoro occupi più di 250 dipendenti, da calcolarsi alla data del 1° gennaio dell'anno in cui sono stipulati contestualmente il contratto di lavoro subordinato e il contratto di lavoro autonomo d'opera professionale.

Il contratto di lavoro dipendente deve prevedere un orario compreso tra il 4% e il 50% del tempo pieno previsto dal contratto collettivo nazionale di lavoro applicato e il contratto di lavoro autonomo dev'essere stipulato contestualmente al contratto di lavoro subordinato e certificato dalle commissioni di cui all'art. 76 del D.Lgs. n. 276/2003.

La seconda novità è contenuta nel testo del disegno di Legge di bilancio 2025, approvato con voto di fiducia dalla Camera e in attesa di approvazione dal Senato; la norma, a carattere transitorio per il solo 2025, si propone di incrementare da 30.000 a 35.000 euro il limite dei redditi di lavoro dipendente e a questi assimilati.

Il periodo da considerare per il calcolo del limite è l'anno precedente a quello in cui si intende accedere o permanere nel regime. Dunque, per utilizzare il regime nel 2025, occorre considerare i redditi percepiti nel 2024; ove il nuovo limite di 35.000 euro sia superato, il soggetto non potrà applicare il regime per il 2025.

Meditate contribuenti, meditate.

 

Tutti gli articoli pubblicati in questo portale possono essere riprodotti, in tutto o in parte, solo a condizione che sia indicata la fonte e sia, in ogni caso, riprodotto il link dell'articolo.

Rate dei ruoli esattoriali più leggere dal 2025
Cassa forense e la convenzione con Home SeTV

Forse potrebbero interessarti anche questi articoli

Cerca nel sito