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Il praticante e la prima notifica

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A tutti noi, naviganti del diritto, è capitato durante i primi giorni di pratica forense, di sentirsi in completo disagio, poiché dall'approccio esclusivamente teorico delle università italiane, si veniva scaraventati nel mondo reale, corollato di udienze, atti, Tribunali... quest'ultimo universo era completamente diverso da quello che sognavi quando eri comodamente seduto al banchetto della tua università.

L'imbarazzo dei miei primi giorni di pratica, lo ricordo perfettamente: "Walter, sai fare una messa in mora". "NO", rispondevo. O ancora: "Scrivi questo atto di citazione. Lo sai fare ". "No, ancora una volta", rispondevo. Il terzo giorno, prostrato da questa situazione, quando mi venne chiesto se fossi in grado di notificare un atto di citazione, esasperato risposi: "Si! Me l'ha fatto vedere l'avvocato Gamma l'altro giorno", risposi orgoglioso. 

 Ovviamente non era vero. Non sapevo manco dove fosse l'ufficio UNEP, ma ero logorato dal fatto di dover rispondere sempre "No, non lo so fare".

Il giorno dopo, indossai il miglior vestito e mi recai, di buon ora, in tribunale per effettuare la mia prima notifica. Ero completamente un pesce fuor d'acqua; una volta trovato l'ufficio UNEP, osservai i colleghi: notai che tutti avevano una busta ed una cartolina, entrambe di color verde e chiesi dove poterle reperire. Un collega molto gentile mi indicò l'ufficio, presi cinque buste e cinque cartoline …a me, in realtà, ne servivano solamente una ed una. Le vidi, erano per me stupende, ma non avevo la più pallida idea di come si compilassero. Segui un po' la ragione, un po' il sesto senso ed un po' osservai i colleghi in che maniera la compilassero.

Ciò posto, completai l'operazione, andai dall'ufficiale e notificai. Avevo effettuato la mia prima notifica, ero entusiasta. Allo studio, il pomeriggio mi riempi di orgoglio "Avvocato ho notificato. Tutto apposto". Una settimana dopo allo studio bussò il postino, ebbene, l'atto di citazione che dovevo notificare al Comune X era tornato da noi… in breve, avevo invertito le parti sulla cartolina ed avevano notificato l'atto a noi stessi. Volevo morire.

L'Università non insegna le res pratiche. Era cosi 20 anni fa, è così adesso e sarà così in futuro, purtroppo. 

 

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