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Cassa Forense. Il Rapporto sull'Avvocatura 2023: andamento delle curve di reddito e iscrizioni

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Fonte https://www.youtube.com/watch?v=9VqfUpwZip4 https://www.cassaforense.it/rapporto-censis/rapporto-censis-2023/

Il 12 aprile 2023 Cassa Forense ha presentato il nuovo Rapporto sull'Avvocatura, realizzato in collaborazione tra Cassa Forense e Censis. Nella presentazione, che si è tenuta presso l'Auditorium di Cassa Forense, sono stati effettuate varie riflessioni sull'andamento delle curve di reddito e delle iscrizione e sull'occupazione negli studi legali.

Innanzitutto il Rapporto fornisce una valutazione complessiva, con puntuali riflessioni sia sulle criticità, sia sui discreti, ma pur sempre positivi, segnali di ripresa.

Segnali di ripresa

Nell'incontro è intervenuto anche Federico Freni, sottosegretario all'Economia, il quale ha evidenziato che indubbiamente si è registrata una flessione degli iscritti, ma che tale flessione è molto contenuta in quanto inferiore all'1%, ragionando su una base di iscritti molto più alta delle altre medie europee. D'altronde tale calo risulta correlato a quello dei redditi; in altri termini la curva di crescita degli iscritti risulta inversamente proporzionale a quella dei redditi. Infatti mentre dal 2010 la curva di iscrizioni ha iniziato a salire ininterrottamente fino al 2017, per i redditi si è verificata un'inversione. Ciò perché i dati registrati mostrano che per i redditi medi Irpef si è verificato un calo dal 2011 al 2017, che si è rivelato l'anno più basso per i redditi, dopo il quale si è registrata una salita. Freni ha osservato che tale incrocio delle curve mostra che in ogni caso quella degli Avvocati costituisce una categoria viva.

D'altronde nel Rapporto è stato rilevato anche che nel 2021 l'Avvocatura ha realizzato un incremento del Pil nazionale del 7%, dopo la grave frenata dell'economia dovuta all'anno della pandemia e che il valore del reddito medio annuo del 2021 rappresenta il miglior risultato dell'Avvocatura da almeno dieci anni, tuttavia, come sottolineato nel Rapporto, "Occorre però attendere i prossimi anni per poter confermare l'ipotesi di un'inversione di tendenza e analizzare gli effetti congiunti fra la diminuzione del numero degli avvocati attivi e un maggiore volume d'affari collegato a un'estensione dell'area di mercato dei servizi legali." 

Andamento dell'occupazione negli studi legali

Nel Rapporto sono state analizzate anche le figure professionali nonché l'andamento dell'occupazione negli studi legali.

In relazione alle figure professionali, la dimensione dell'Avvocatura in Italia è data dalla grandezza dello studio legale e dal contributo del personale che vi è impegnato. Ebbene, dalla rilevazione Censis del 2023 emerge che

  • il 67,8% delle persone che lavorano stabilmente nello studio è rappresentato dai titolari e dai collaboratori;
  • il 20,9% degli uomini è un avvocato titolare, mentre solo il 13,9% degli avvocati titolari è di genere femminile.

Ne consegue che le posizioni di maggiore "prestigio" all'interno dello studio legale sono ricoperte dalla componente maschile.

Altro aspetto analizzato riguarda l'occupazione all'interno degli studi legali, per cui nel corso del 2022:

  • l'andamento delle persone occupate nello studio legale è rimasto invariato nell'81,4% dei casi; percentuale che sale al 93,7% per gli studi legali formati da un solo avvocato che lavora singolarmente;
  • l'11,9% degli avvocati intervistati ha dichiarato di aver rilevato una riduzione del personale;
  • una crescita di dimensione è stata registrata gli studi/società legali dove è già presente il numero più elevato fra titolari, collaboratori, praticanti e personale di segreteria: infatti il 20,4% degli studi legali più grandi (con 5 persone e oltre) ha continuato ad aumentare il numero delle persone occupate nell'ultimo anno.  

 I giovani Avvocati

Un'altra analisi è stata poi effettuata con riguardo alla situazione dei giovani avvocati in Italia aventi un'età inferiore ai 40 anni. Infatti tra gli iscritti alla Cassa Forense, la componente giovanile rappresenta il 20,4% sul totale, un dato che sale al 21,7% se si considera il totale degli avvocati attivi.

La maggior parte dei giovani avvocati ha un'età compresa tra i 35 e i 39 anni (si parla di 24.874 iscritti), mentre solo una piccola quota ha un'età inferiore ai 30 (6.320 professionisti che rappresentano il 12,9% in valore percentuale).

La componente femminile dell'Avvocatura

Il Rapporto ha evidenziato che la componente giovanile dell'Avvocatura è rappresentata soprattutto dalle donne in tutte le fasce d'età considerate, laddove i giovani avvocati iscritti attivi con età inferiore ai 40 anni sono donne per il 57,6% dei casi, mentre gli uomini ne rappresentano solo il 42,4%.

In ogni caso la condizione professionale dei giovani avvocati risulta caratterizzata più di ogni altro aspetto dalla disparità di reddito rispetto agli avvocati senior, in quanto il reddito professionale Irpef dei giovani avvocati iscritti alla Cassa Forense è addirittura inferiore alla metà del reddito medio complessivo. Tuttavia, per tutti gli avvocati under 40, tale situazione economica sembra essere migliorata nel corso dell'ultimo biennio.

 

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