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La circolare INPS n° 40 del 02/03/2018 "Esonero contributivo per le nuove assunzioni di giovani con un contratto di lavoro a tempo indeterminato ai sensi dell'articolo 1, commi 100 - 108 e 113 – 114, della legge 27 dicembre 2018, n° 205" fornisce indicazioni chiare e preziose sul bonus assunzioni giovani 2018. Tale bonus consiste, infatti, in uno sgravio contributivo INPS pari al 50% dei contributi per un tetto massimo di 3.000 euro annui per tre anni per le assunzioni a tempo indeterminato o per le stabilizzazioni di lavoro flessibile di giovani fino a trenta anni (età anagrafica che si protrae fino a 35 anni per il 2018). In questo breve articolo vediamo come funziona tale bonus.
La predetta misura, introdotta per la prima volta nel 2015, prevedeva un incentivo il quale consentiva di ridurre i contributi a carico dell'azienda pagati all'INPS per le nuove assunzioni con contratto a tempo indeterminato. Nel 2015 tale esonero era pari al 100% dei contributi INPS ed aveva una durata complessiva di mesi 3, nel 2016 è stato prorogato e ridotto al 40% ed a due anni di durata, per lasciare spazio, nel 20017, a bonus assunzioni circoscritti a limitate categorie di lavoratori e di aziende.
Per il 2018, questo esonero contributivo diventa strutturale, cioè a dire, riguarda tutte le aziende del settore privato e ritorna alla durata originaria di anni 3, ma con una breve riduzione dei contributi parziale, pari al 50%, salvo alcune eccezioni. Dal 2019 riguarderà, invece, le sole assunzioni di giovani under 30.
Per il 2018 il nuovo sgravio contributivo è riconosciuto ai datori di lavoro privati che, a partire dal 1° gennaio 2018, assumono lavoratori con contratti di lavoro subordinato a tempo indeterminato a tutele crescenti. L'esonero si applica anche per le trasformazioni dei contratti a termine in contratti indeterminati. Tale esonero viene applicato se i lavoratori assunti o convertiti a tempo indeterminato si trovino nelle seguenti condizioni:
Il datore di lavoro, per poter beneficiare dello sgravio contributivo deve operare nel settore privato, non aver effettuato, nei sei mesi antecedenti l'assunzione, licenziamenti individuali per giustificato motivo oggettivo o licenziamenti collettivi nella medesima unità produttiva.
Nelle ipotesi in cui il lavoratore, per la cui assunzione a tempo indeterminato è stato parzialmente fruito l'esonero, sia nuovamente assunto a tempo indeterminato da altri datori di lavoro privati, è riconosciuto il beneficio residuo spettante: sostanzialmente, il bonus assunzione funziona come una "dote in capo al lavoratore".
L'esonero si applica per un periodo complessivo di mesi 12, fermo restando il limite massimo d'importo pari a 3mila euro su base annua, anche nei casi di prosecuzione, successiva al 31 dicembre 2017, di un contratto di apprendistato in rapporto a tempo indeterminato. In questi casi, il bonus può essere fruito se il lavoratore non ha compiuto il trentesimo anno di età alla data della prosecuzione. L'esonero per gli apprendisti è applicato a decorrere dal primo mese successivo a quello di scadenza dei benefici contributivi del contratto di apprendistato. L'esonero viene applicato nella misura del 100%, fermo restando il limite di 3mila euro annui e il requisito anagrafico, ai datori di lavoro che assumono, con un contratto subordinato a tempo indeterminato a tutele crescenti, entro sei mesi dall'acquisizione del titolo:
Infine, occorre menzionare le motivazioni che rappresentano motivo di revoca del bonus assunzioni 2018. In bonus viene revocato, nei sei mesi successivi all'assunzione per:
Ai fini del computo del periodo residuo utile alla fruizione dell'esonero, la revoca non ha effetti nei confronti degli altri datori di lavoro privati che assumono il lavoratore beneficiario del bonus rimante.
Allego la circolare INPS n° 40 del 02/03/2018 "Esonero contributivo per le nuove assunzioni di giovani con un contratto di lavoro a tempo indeterminato ai sensi dell'articolo 1, commi 100 - 108 e 113 – 114, della legge 27 dicembre 2018, n° 205".
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Pino Pardo risiede a Niscemi, un piccolo paesino della provincia di Caltanissetta, dove studia e lavora. Nel 2017 consegue la laurea Magistrale in "Programmazione e Gestione delle Politiche e dei Servizi Sociali" presso l'Ateneo degli Studi di Catania. Fin da ragazzino nutre la passione per la politica e il mondo dell'associazionismo, impegnandosi attivamente a favore del proprio territorio. Dal 2012 al 2014 è stato presidente del circolo Arci della sua città, portando avanti innumerevoli iniziative a favore dei giovani e del loro tempo libero.