Se questo sito ti piace, puoi dircelo così
La Corte di Cassazione si è espressa con la sentenza in commento su due tematiche sollevate da un ricorso in materia di misura cautelare personale.
Con la sentenza n. 26584 depositata lo scorso 24 settembre 2020 ha precisato infatti sia cosa si debba intendere per attualità del pericolo di recidivanza, sia i poteri del Tribunale del Riesame in materia di impugnazioni avverso i provvedimenti de libertate.
Il ricorrente, che si era visto applicare la misura degli arresti domiciliari, aveva proposto ricorso avverso la decisione del Tribunale del Riesame che – secondo la sua prospettazione – aveva erroneamente ritenuto che nel suo caso vi fosse un pericolo attuale di recidivanza e che aveva ravvisato esigenze cautelari che non erano state considerate nell'ordinanza genetica di applicazione della misura.
Quanto alla prima censura la Corte di Cassazione, dopo aver ripercorso la sua giurisprudenza, ha ricordato come il pericolo di recidiva debba essere attuale nel senso che "deve fondarsi su dati di fatto tangibili, e quindi concreti, esistenti al momento dell'adozione della misura, in questo l'attualità, tali da rendere altamente probabile il verificarsi di un'occasione vicina di reiterazione criminosa".
Quanto al secondo profilo, nel tracciare i limiti al potere del Tribunale del Riesame ha ribadito che "le esigenze cautelari previste dall'art. 274 c.p.p. sono pienamente ed autonomamente valutabili dal Tribunale del riesame, nel senso che lo autorizzano, da un lato, ad annullare o riformare il provvedimento in senso favorevole all'indagato anche per motivi diversi da quelli enunciati nell'atto di impugnazione, e, dall'altro, a confermarlo per ragioni diverse da quelle indicate nella motivazione del provvedimento".
Tutti gli articoli pubblicati in questo portale possono essere riprodotti, in tutto o in parte, solo a condizione che sia indicata la fonte e sia, in ogni caso, riprodotto il link dell'articolo.
Sono un giovane avvocato presso il foro di Siena.
Mi sono laureata presso l'Università degli Studi di Siena nel 2015 in diritto penale amministrativo e responsabilità degli enti giuridici (d.lgs. 231/2001).
Presso lo stesso Ateneo ho conseguito il diploma presso la scuola di specializzazone per le professioni legali nell'estate del 2017.
La mia passione per i viaggi e per la tutela dei diritti, mi ha portato più volte in Africa al seguito di progetti di cooperazione internazione insiema alla mia famiglia.
Amo leggere, studiare e mi interesso di tutto ciò che può essere chiamato cultura a partire da quella classica fino alle tematiche di maggior attualità.