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Inquadramento normativo: Circolare MEF del 26 ottobre 2007 n. 33; Allegato 1 Circolare MEF del 26 ottobre 2007 n. 33 Legge n. 488/1999.
Il rimborso del contributo unificato erroneamente versato: Il contributo unificato viene corrisposto per le spese degli atti giudiziari ossia per le spese di iscrizione a ruolo. È possibile richiederne il rimborso quando sia stato versato indebitamente ovvero in misura superiore a quella dovuta. Tali situazioni, senza pretesa di esaustività, possono ricorrere, ad esempio, nelle ipotesi di:
Viene escluso il diritto al rimborso nelle ipotesi di:
L'istanza di rimborso: Per ottenere il rimborso del contributo unificato è necessario presentare apposita istanza redatta in carta semplice, entro due anni dal giorno in cui è stato eseguito il versamento, a pena di decadenza. Detta istanza:
Esame dell'istanza di rimborso e liquidazione: L'ufficio ricevente l'istanza in questione provvede all'esame della stessa, verificando la sussistenza dei presupposti a fondamento del diritto vantato. All'esito positivo di tale riscontro, viene emesso il provvedimento di liquidazione che è trasmesso all'Ufficio locale dell'Agenzia delle Entrate competente per territorio. Di tale trasmissione viene data comunicazione al beneficiario. Il provvedimento di liquidazione deve contenere: i dati anagrafici e il codice fiscale del contribuente titolare del rimborso, la somma da rimborsare, la data di decorrenza degli interessi (ovvero la data di versamento del contributo unificato), nonché, qualora sia stato richiesto il pagamento a mezzo accredito, le coordinate del relativo conto corrente bancario o postale secondo lo standard internazionale IBAN (costituite dai codici: Paese, Check digit, CIN, ABI, CAB, numero di conto) intestato o cointestato al contribuente beneficiario. Le eventuali controversie sull'entità dell'importo rimborsato ovvero sulla fondatezza del diritto al rimborso, rientrando nella sfera di cognizione del giudice tributario, sono disciplinate dalle disposizioni previste per il processo tributario contenute nel D.Lgs. n. 546/1992.
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Il mio nome è Rosalba Sblendorio. Sono una persona estroversa e mi piace il contatto con la gente. Amo leggere, ascoltare musica e viaggiare alla scoperta delle bellezze del nostro territorio. Adoro rigenerarmi, immergendomi nella natura e per questo, quando posso, partecipo ad escursioni per principianti. Ho esercitato la professione da avvocato nel foro di Bari. Per molti anni ho collaborato con uno Studio legale internazionale, specializzato in diritto industriale, presso il cui Ufficio di Bari sono stata responsabile del dipartimento civile e commerciale. Mi sono occupata prevalentemente di diritto civile, diritto commerciale e diritto della proprietà intellettuale.