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Cassa forense e il bando assegnazione contributi per organizzazione studi legali persone fisiche

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La Cassa forense ha indetto anche per quest'anno il bando per l'assegnazione di contributi per l'organizzazione degli studi legali – persone fisiche. Il bando in questione è reperibile su https://www.cassaforense.it/media/9797/bando-n-6-2021.pdf.

Vediamo di cosa si tratta.

Requisiti di partecipazione

Per presentare la domanda di partecipazione al bando, è necessario:

  • essere iscritti alla Cassa forense o all'Albo con procedimento di iscrizione alla Cassa forense in corso;
  • essere in regola con l'invio delle comunicazioni reddituali per l'intero periodo di iscrizione alla Cassa e comunque, da data non antecedente al 1975 e per i pensionati dall'anno successivo al pensionamento;
  • non aver beneficiato di contributi per la medesima causale da parte di altri Enti.

Il contributo erogabile

Il contributo erogabile, fino a esaurimento dell'importo complessivo di € 500.000,00, consiste nel rimborso pari al 50% della spesa complessiva, al netto dell'IVA, sostenuta nel periodo dal 1° gennaio 2021 al 31 dicembre 2021.

Detto rimborso non potrà essere inferiore a € 1.000,00 e superiore a € 3.000,00. 

Le spese rimborsabili sono quelle sostenute per implementare l'organizzazione dello studio legale, quali:

  • le spese per le certificazioni ISO atte a eliminare/limitare i rischi dell'attività professionale (a titolo esemplificativo e non esaustivo ISO 27001 per la sicurezza delle informazioni e dei dati);
  • le spese per l'adozione di modelli organizzativi per lo studio legale di cui al D. Lgs. n. 231/2001.

Il contributo è erogato solo per una delle suddette tipologie di spesa.

La domanda di partecipazione e la graduatoria

La domanda di partecipazione al bando in questione:

  • va inviata entro le ore 24,00 del 18 gennaio 2022, attraverso la procedura online attivata sul sito internet www.cassaforense.it;
  • va corredata di i) autocertificazione del reddito complessivo relativo all'anno 2020 (dichiarazione dei redditi 2021), ii) copia della/e fattura/e quietanzata/e relativa/e alle spese su indicate e sostenute nel periodo dal 1° gennaio 2021 al 31 dicembre 2021, intestata/e al richiedente.

Le domande prive di sottoscrizione o carenti degli elementi essenziali che non consentano l'individuazione dell'istante o l'oggetto della richiesta si considerano come non presentate. In caso di mancanza, incompletezza o irregolarità degli elementi formali della domanda e delle dichiarazioni rese, anche da terzi, l'istante deve produrre, nel termine perentorio di 15 giorni dalla relativa comunicazione e a pena di esclusione, le dichiarazioni, integrazioni o regolarizzazioni richieste da Cassa Forense. 

Decorso il termine per la presentazione della domanda e per la sua regolarizzazione, verrà formata una graduatoria inversamente proporzionale all'ammontare del reddito complessivo del richiedente relativo all'anno 2020. In caso di parità di reddito, la precedenza è determinata dalla minore età anagrafica e, in caso di ulteriore parità, dalla maggiore anzianità di iscrizione alla Cassa. In deroga al principio di graduazione sulla base del reddito complessivo, nella graduatoria verrà data priorità ai richiedenti in regola con il pagamento integrale di tutti i contributi minimi dovuti dall'anno 2015 all'anno 2020.

Con l'inoltro della domanda, l'istante autorizza Cassa forense a pubblicare la graduatoria su internet. In ogni caso, questa non riporterà l'indicazione dei nominativi, ma riporterà solo i seguenti dati:

  • codice meccanografico/numero di protocollo della domanda;
  • reddito utilizzato ai fini della graduatoria stessa;
  • data di nascita e numero di anni di iscrizione alla Cassa forense.

L'Ente previdenziale si riserva, inoltre, di eseguire controlli a campioni per verificare la veridicità della documentazione, delle dichiarazioni sostitutive e delle autocertificazioni prodotte dal richiedente. 

 

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