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Versamento dei redditi a fine agosto e concordato preventivo

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Il Consiglio dei Ministri del 20 giugno scorso ha definitivamente chiarito che, i versamenti risultanti dalle dichiarazioni dei redditi, IRAP e IVA dei soggetti ISA scadranno il prossimo 30 agosto con la maggiorazione dello 0,4%. Mettendo dunque fine a dubbi ed incertezze sorti in questi mesi, si introduce definitivamente la possibilità, per i soggetti ISA e i contribuenti forfettari e minimi, di effettuare i versamenti derivanti dalle dichiarazioni dei redditi, IRAP e IVA entro il 30 agosto, applicando la maggiorazione dello 0,4%.

In particolare, secondo quanto risulta dalle bozze di D.Lgs. correttivo circolate dopo l'approvazione da parte del Consiglio dei Ministri, per coloro che possono beneficiare della proroga, i versamenti del saldo 2023 e del primo acconto 2024 potranno essere effettuati:

-entro il 31 luglio 2024, senza alcuna maggiorazione;

-entro il 30 agosto 2024, con la maggiorazione dello 0,4%.

La maggiore dilazione consente di guadagnare tempo anche per valutare l'eventuale adesione al concordato preventivo biennale, tenuto conto del fatto che la disciplina in materia non può attualmente considerarsi completa, per effetto delle nuove disposizioni contenute nello schema di D.Lgs. correttivo approvato dal Consiglio dei Ministri, che ora dovrà passare all'esame delle Commissioni parlamentari competenti.

Il nuovo restyling normativo sul concordato preventivo punta da un lato, a sistemare alcune criticità emerse in sede di prima analisi del nuovo istituto e, dall'altro lato, a rendere più appetibile l'adesione; in tale direzione vanno sia la mini proroga del termine di presentazione delle dichiarazioni, che slitta dal 15 ottobre 2024 al 31 ottobre 2024, sia la nuova modalità di calcolo degli acconti 2024, strutturata in modo da rendere meno sensibile l'impatto delle maggiorazioni d'imposta che potrebbero verificarsi per effetto del concordato preventivo biennale.

Le annunciate novità, che arrivano a meno di una settimana dalla pubblicazione del DM 14 giugno 2024 e del software di compilazione dei modelli ISA, influiranno quindi sia sulla possibilità di aderire o meno al concordato, sia sulle modalità di individuazione del reddito da indicare, a cura del contribuente, nel quadro P dei modelli ISA; di conseguenza, pur essendo attualmente possibile calcolare ed accettare il reddito proposto dall'Agenzia delle Entrate, è consigliabile attendere la definitiva entrata in vigore del D.Lgs. correttivo, in modo da non correre il rischio di dover rettificare le dichiarazioni eventualmente già presentate.

Meditate contribuenti, meditate. 

 

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