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A partire da lunedì 18 maggio entriamo nel pieno della fase due, con la riapertura di numerose attività produttive e alberghi, nonché con la regolamentazione degli accessi in spiaggia e negli stabilimenti balneari.
Dopo mesi di lock down e chiusure, potremo iniziare a programmare le nostre vacanze, rispettando le Linee Guida che sono state predisposte con l'approvazione della Conferenza Stato-Regioni.
Alla luce del nuovo Decreto Riapertura, fino al 3 giugno non ci si potrà spostare fuori dalla propria Regione, salvo che per ragioni di salute, lavoro o comprovati motivi di urgenza, mentre persisterà l'obbligo della quarantena per chi è stato in contatto con persone risultate positive al virus; solo a partire dal 3 giugno – salvo che la situazione epidemiologica non lo consenta - si potrà circolare liberamente senza autocertificazioni e spostarsi da una regione all'altra e saranno pure consentiti gli ingressi da e per l'Italia a tutti i cittadini dell'UE senza obbligo di quarantena.
Ovviamente, rimangono le regole che vietano gli assembramenti e che ci obbligano a mantenere la distanza interpersonale; distanze minime non sono invece previste per persone che, in base alle disposizioni vigenti, non sono soggette al distanziamento interpersonale.
Durante i mesi estivi sarà possibile recarsi in spiaggia, nelle strutture balneari e negli alberghi.
Sia nelle spiagge libere che in quelle degli stabilimenti balneari, sarà vietatala pratica di attività ludico-sportive di gruppo che possono dar luogo ad assembramenti; saranno consentiti, nel rispetto delle misure di distanziamento interpersonale, gli sport individuali che si svolgono abitualmente in spiaggia (es. racchettoni) o in acqua (es. nuoto, surf, windsurf, kitesurf); per gli sport di squadra (es. beach-volley, beach-soccer) sarà necessario rispettare le disposizioni delle istituzioni competenti.
Negli stabilimenti balneari, gli organizzatori dovranno: predisporre una adeguata informazione sulle misure di prevenzione (anche il personale dello stabilimento dovrà essere adeguatamente preparato e dovrà illustrare ai clienti le misure da rispettare); rendere disponibili prodotti igienizzanti per i clienti e per il personale in più punti dell'impianto; privilegiare l'accesso agli stabilimenti tramite prenotazione e mantenere l'elenco delle presenze per un periodo di 14 gg; riorganizzare gli spazi, per garantire l'accesso allo stabilimento in modo ordinato, al fine di evitare assembramenti di persone e di assicurare il mantenimento di almeno 1 metro di separazione tra gli utenti; organizzare percorsi separati per l'entrata e per l'uscita; prevedere una frequente pulizia e disinfezione delle aree comuni (spogliatoi, cabine, docce, servizi igienici, etc. ) e dei lettini, sedie a sdraio, ombrelloni etc., che andranno disinfettati ad ogni cambio di persona o nucleo famigliare; assicurare la sanificazione ad ogni fine giornata.
Nella spiaggia, dovrà essere assicurato un distanziamento tra gli ombrelloni (o altri sistemi di ombreggio) in modo da garantire una superficie di almeno 10 metri quadri per ogni ombrellone; tra le attrezzature di spiaggia (lettini, sedie a sdraio), quando non posizionate nel posto ombrellone, dovrà essere garantita una distanza di almeno 1,5 m.
Ai clienti potrà essere rilevata la temperatura corporea, impedendo l'accesso in caso di temperatura superiore a 37,5 °C; il cliente dovrà essere accompagnato all'ombrellone da parte di steward di spiaggia; saranno favorite modalità di pagamento elettroniche, eventualmente già in fase di prenotazione.
Tutte queste regole non potranno, ovviamente, essere rispettate anche nelle spiagge libere, ove si auspica nel senso di responsabilizzazione individuale da parte degli avventori, che dovranno adottare comportamenti rispettosi delle misure di prevenzione e delle distanze sopra riportate. Al fine di assicurare il rispetto della distanza di sicurezza di almeno 1 metro tra le persone e gli interventi di pulizia e disinfezione dei servizi eventualmente presenti, i vari Comuni potranno prevedere la presenza di un addetto alla sorveglianza.
Anche negli alberghi sarà necessario: predisporre una adeguata informazione sulle misure di prevenzione; rendere disponibili prodotti igienizzanti per i clienti e per il personale in più punti dell'impianto; privilegiare l'accesso tramite prenotazione e mantenere l'elenco delle presenze per un periodo di 14 gg; riorganizzare gli spazi, per garantire l'accesso alla struttura in modo ordinato, al fine di evitare assembramenti di persone e di assicurare il mantenimento di almeno 1 metro di separazione nelle aree comuni; organizzare percorsi separati per l'entrata e per l'uscita; prevedere una frequente pulizia e disinfezione di tutti gli ambienti e locali, con particolare attenzione alle aree comuni e alle superfici toccate con maggiore frequenza (corrimano, interruttori della luce, pulsanti degli ascensori, maniglie di porte e finestre, ecc.); disinfettare ogni oggetto fornito in uso dalla struttura all'ospite prima e dopo di ogni utilizzo. Prescrizioni e accorgimenti specifici dovranno essere adottati per l'areazione e l'utilizzo dei condizionatori e degli impianti di ventilazione.
Ai clienti potrà essere rilevata la temperatura corporea, impedendo l'accesso in caso di temperatura superiore a 37,5 °C; gli ospiti devono sempre indossare la mascherina; saranno favorite modalità di pagamento elettroniche e gestione delle prenotazioni online, con sistemi automatizzati di check-in e check-out ove possibile.
L'utilizzo degli ascensori dev'essere tale da consentire il rispetto della distanza interpersonale, pur con la mascherina, prevedendo eventuali deroghe in caso di componenti dello stesso nucleo familiare/gruppo di viaggiatori; la postazione dedicata alla reception e alla cassa potrà essere dotata di barriere fisiche (es. schermi).
Da ultimo, si ricorda che il decreto Rilancio ha previsto un credito, relativo al periodo d'imposta 2020, usufruibile dai nuclei familiari con ISEE non superiore a 40.000 euro, per i pagamenti legati alla fruizione dei servizi offerti in ambito nazionale dalle imprese turistico ricettive, dagli agriturismi, e dai bed &breakfast.
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Il mio nome è Rosalia Ruggieri, sono una persona sensibile e generosa, sempre pronta ad aiutare chi ne ha bisogno: entro subito in empatia con gli altri, per indole sono portata più ad ascoltare che a parlare, riservatezza e discrezione sono aspetti caratteristici del mio carattere. Molto caparbia e determinata, miro alla perfezione in tutto quello che faccio.
Adoro il mare, fare lunghe passeggiate all'aria aperta, trascorrere il tempo libero con la mia famiglia. Sono donatrice di sangue e socia volontaria di una associazione che tutela i cittadini; credo e combatto per la legalità.
Nel 2010 mi sono laureata in giurisprudenza presso l'Università degli Studi di Bari; nel 2012 ho conseguito sia il Diploma di Specializzazione per le Professioni Legali presso l'Ateneo Barese che il Diploma di Master di II livello in "European Security and geopolitics, judiciary" presso la Lubelska Szkola Wyzsza W Rykach in Polonia.
Esercito la professione forense nel Foro di Bari, occupandomi prevalentemente di diritto civile ( responsabilità contrattuale e extracontrattuale, responsabilità professionale e diritto dei consumatori); fornisco consulenza specialistica anche in materia penale, con applicazione nelle strategie difensive della formula BARD.