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L'esercizio della professione forense, come è noto, è incompatibile con molte attività. Accade però, che in tanti scelgano di avere una maggiore sicurezza svolgendo contemporaneamente quelle attività comunque consentite anche agli avvocati.
Si tratta di quelle ad esempio a carattere scientifico, letterario, artistico e culturale ed ancora l'attività di notaio, dottore commercialista ed esperto contabile.
Inoltre, l'avvocatura è compatibile con l'iscrizione nell'elenco dei giornalisti pubblicisti e nel registro dei revisori contabili o nell'albo dei consulenti del lavoro.
Ma ci si chiede, che cosa comporta la doppia professione dal punto di vista previdenziale deontologico, è possibile contemporaneamente gestire due o più lavori e contemporaneamente dello studio legale?
Innanzitutto, occorre dire che non dovrebbe essere consentito lo svolgimento di una o più attività parallele, specie se queste potrebbero eguagliare o superare il fatturato imputabile all'attività legale.
La legge professionale afferma l'incompatibilità della professione di avvocato con qualsiasi altra attività dipendente o di lavoro autonomo svolto continuativamente o professionalmente con le eccezioni viste sopra.
Pertanto nelle ipotesi in cui è possibile, è necessario aprire nell'ambito della stessa partita iva un altro codice di attività e un'altra posizione previdenziale presso l'INPS.
Non è cioè possibile aprire un'altra partita IVA ma un altro codice attività.
Inoltre, l'esercizio della professione forense è incompatibile con:
– l'esercizio di qualsiasi attività di impresa commerciale svolta in nome proprio o, indirettamente, in nome o per conto di altri;
– con la qualità di socio illimitatamente responsabile o di amministratore di società di persone relative ad attività di impresa commerciale, nonché di amministratore unico o consigliere delegato di società di capitali, nonché con la qualità di presidente del consiglio di amministrazione con poteri individuali di gestione.
L'incompatibilità cessa di sussistere, però, qualora oggetto della attività della società sia limitato esclusivamente all'amministrazione di beni, personali o familiari, nonché per gli enti e consorzi pubblici e per le società a capitale interamente pubblico.
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Mi chiamo Elsa Sapienza, ho studiato legge e sono diventata avvocato nel 2008.
Da sempre appassionata del diritto di famiglia, ho compreso negli anni che non mi bastava occuparmi di studiare, interpretare ed applicare norme giuridiche, ma, nutrivo un sincero interesse verso la cura delle relazioni tra le persone. Così mi sono avvicinata sempre di più al mondo delle mediazione ed ho approfondito sempre di più le mie conoscenze in tale settore, divenendo prima mediatore familiare, poi mediatore civile e commerciale, penale e scolastico.
Ho fondato l’Associazione Logos Famiglia e Minori, oggi EOS, acronimo di educazione – orientamento – sostegno, affascinata dalla prospettiva di lavorare in sinergia con altri professionisti, offrendo un servizio a 360° alle persone bisognose di un valido supporto ed offrendo loro uno spazio – luogo dove sentirsi accolte e ascoltate attraverso un approccio multidisciplinare.
Sono avvocato specialista in diritto delle persone, delle relazioni familiari e dei minorenni, tutore e curatore speciale dei minori.
Ho frequentato il Master in Situazioni di Affido e Adozione, settore di cui mi occupo da molti anni anche grazie alle esperienze maturate all’interno del mondo dell’associazionismo. Amo fare passeggiate nei boschi soprattutto d’estate, il mare della mia splendida città e viaggiare!