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Rinnovo ordini forensi, ecco la norma m5s-Lega: rispetto principi SU e proroga elezioni Coa i punti cardine

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​ E alla fine, dopo due giorni di fibrillazioni estreme, è arrivata la norma che regolerà, se approvata, l'elezione dei Consigli forensi, che peraltro sarà prorogata di alcuni mesi. Il "se approvata" è un eufemismo atteso che i primi firmatari dell'emendamento sono i capigruppo dei due azionisti dell'attuale compagine governativa, Alessandra Riccardi e Simone Pillon, rispettivamente Movimento 5 Stelle e Lega.

Rispetto massimo per i principi espressi nel l'ormai famosa sentenza della Corte di Cassazione a sezioni unite e no ad interventi legislativi che possano andare in senso contrario ma, nello stesso tempo, un rinvio semestrale della data delle elezioni per i consigli in scadenza, al fine di consentire un ordinato, corretto e trasparente corso delle operazioni elettorali. Una disposizione, quest'ultima, che non mancherà tuttavia di suscitare polemiche in quanto, se è vero che l'emendamento è predisposto per il rispetto della sentenza e dei principi da essa espressi, relativamente al numero massimo dei mandati possibili, è altrettanto vero che il differimento delle elezioni potrebbe costituire una sorta di paracadute per i consiglieri che, dichiarati sostanzialmente ineleggibili, potrebbero muoversi alla ricerca di nuovi equilibri che passino per l'individuazione di sostituti o delfini.

Vediamo tuttavia adesso il comunicato dell'ansa che annuncia l'iniziativa governativa e il suo testo, che siamo in grado di proporre e anticipare ai nostri lettori.

"Lo scorso 31 dicembre diversi consigli degli ordini circondariali forensi sono giunti a scadenza. Per consentire un ordinato rinnovo è stato depositato un emendamento al decreto Semplificazione, che supera le incertezze applicative finora presenti. In particolare la questione più controversa ha sin qui riguardato l'ineleggibilità di avvocati che hanno già svolto due mandati consecutivi. Grazie a questo emendamento si chiarisce in maniera definitiva che tale ineleggibilità tiene conto anche dei mandati svolti anteriormente all'entrata in vigore della legge che ha introdotto il divieto di rielezione dopo due mandati consecutivi". Lo affermano, in una nota, i capigruppo M5S e Lega in commissione Giustizia al Senato Alessandra Riccardi e Simone Pillon. "Resta ferma la possibilità - aggiungono - di ricandidarsi quando sia trascorso un numero di anni uguale agli anni nei quali si è svolto il precedente mandato, nonché l'irrilevanza dei mandati di durata inferiore ai due anni. Lo stesso emendamento proroga il termine entro il quale si deve procedere al rinnovo dei consigli scaduti al luglio 2019, così da avere 6 mesi per poter procedere con ordine alle elezioni". (ANSA). CHI-COM 09-GEN-19 20:50

 

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