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Rito sommario e specializzazioni, non cambia nulla, emendamento inammissibile

La commissione bilancio della Camera dei deputati, presieduta da Francesco Boccia (PD), riunitasi stamane alle ore 11 per esaminare lo schema della legge di bilancio proposta dal governo Gentiloni che entro pochi giorni dovrà essere trasformata dal Parlamento in legge dello Stato, ha dichiarato inammissibili quasi 3000 emendamenti, tra i quali quello, proposto da 19 parlamentari del gruppo pd, riguardante l´introduzione ope legis del processo sommario per la quasi totalità delle controversie avanti il giudice monocratico, e delle specializzazioni forensi, bocciate dal Consiglio di Stato 10 giorni fa.

È quanto emerso stamattina da indiscrezioni parlamentari, confermate pochi minuti fa con alcune dichiarazioni al Sole 24 ore dal presidente della Commissione:
"Fra le proposte di modifica tagliate fuori per ragioni di estraneità di materia o per ragioni di copertura" ha spiegato il presidente e relatore Francesco Boccia (Pd) "ci sono la riforma della governance di Coni e Inps, quella sui vitalizi, e le norme sulla giustizia civile e penale. Dall´elenco dei desiderata saltano anche la stretta sull´uso del cellulare alla guida e l´introduzione del seggiolino anti-abbandono, considerate norme estranee alla materia della manovra e quindi dichiarate inammissibili. L´ammissibilità degli emendamenti, ha chiarito Boccia, è necessariamente connessa a «risparmi o maggiori spese ovviamente coperte finanziariamente».

In effetti, la ragione alla cui stregua la Commissione bilancio è stata costretta a dichiarare inammissibili molte di queste norme, tra le quali, per l´appunto, quelle relative al cosiddetto pacchetto giustizia, è stata la loro estraneità rispetto alle norme di bilancio, una incompatibilità che ai sensi del regolamento della camera, conduce direttamente alla declaratoria di inammissibilità.Ciò, nonostante il parere favorevole espresso su questi testi dalla Commissione giustizia della Camera dei deputati, dalla quale la proposta rinnovata era transitata alcuni giorni fa.


La dichiarazione di inammissibilità, che preclude l´introduzione dei due istituti nella legge di bilancio, non comporta affatto che le stesse norme siano riproposte in un successivo schema legislativo, anche se tale ipotesi risulta, allo stato dei fatti, piuttosto complessa tenuto conto del prossimo scioglimento delle camere e della indizione di nuove elezioni da un lato, e dall´altro dalla contrarietà quasi all´unisono tanto da parte dell´avvocatura che da parte della magistratura, ed in particolare dalla Associazione Nazionale magistrati.

Probabilmente per questa ragione, alcuni dei presentatori della proposta, negli ultimi minuti, hanno annunciato di aver proposto ricorso direttamente alla Presidente della Camera Laura Boldrini a verso la declaratoria di inammissibilità decisa dalla commissione bilancio. Nelle prossime ore, pertanto, si potrebbe assistere a decisioni clamorose.

Numerose associazioni forensi, ma anche consigli dell´Ordine degli avvocati, in primis quello capitolino, avevano in questi giorni alzato forte la propria voce contro quello che era stato etichettato come un atto di arroganza tenuto anche conto del ritiro, in commissione, delle proposte precedentemente presentate.

La declaratoria di inammissibilità, è stato spiegato, non attiene a ragioni di merito ma a ragioni esclusivamente tecnico-giuridiche. Tanto ciò vero che, ad essere colpite dalla medesima sanzione che preclude ovviamente l´esame parlamentare sono state oltre la metà delle proposte, come ha rilevato in un proprio post lo stesso presidente della commissione parlamentare.

 

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