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Un pappagallo è stato arrestato in Brasile, nello stato del Piauí. Il provvedimento restrittivo è stato firmato dall'AG, che, per essere più precisi, ha disposto l'arresto del suo padrone - e complice - ma anche l'internamento dell'animale in uno zoo, struttura nella quale, dietro le sbarre, potrà scontare la pena per il comportamento criminoso da lui perpetrato nel far da "palo" al padrone, spacciatore di professione, e per avvisarlo dell'eventuale arrivo delle forze dell'ordine. "Mamma, la polizia" era la frase concordata tra i due. Ma la Giustizia vince sempre, come ripete un antico adagio, e così il 22 aprile un blitz della polizia ha posto fine al sodalizio. Lo spacciatore ha tentato invano la fuga. La polizia ha arrestato tutti, i due e una donna. La notizia, riportata dalla stampa brasiliana e anche dal Washington Post e dal Guardian, è diventata virale.
L'arresto ha colto l'animale di sorpresa. Ha accettato di farsi arrestare senza emettere alcun suono e senza tentare la fuga: "E' stato silenzioso". Nel periodo di prigionia, avrà modo di meditare sui propri errori, come Lorenzo, il collega arrestato anni fa in Colombia. Non è infatti a prima volta che un pappagallo viene coinvolto in traffici di droga e lui era addestrato per urlare "Corri! Corri!" (in spagnolo) non appena avesse visto un poliziotto. Si è alla ricerca di un avvocato, d'ufficio, per il padrone, s'intende
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