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Made in Italy e marchi storici

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Oggi più che mai, a seguito del periodo emergenziale dovuto al Coronavirus, le imprese nazionali di eccellenza hanno deciso di tutelare i prodotti del Made in Italy.

Tali imprese possono ottenere l'iscrizione del proprio marchio nel Registro dei Marchi storici di interesse nazionale. Tra i vantaggi, la possibilità di utilizzo del logo "marchio storico" per contraddistinguere a fini promozionali e commerciali i propri prodotti sul mercato, nonchè l'opportunità di poter accedere agli stanziamenti del Fondo di garanzia PMI per progetti di valorizzazione del proprio segno distintivo

Tuttavia, prima di attivare la procedura di registrazione occorrerà valutare anche le possibili criticità che potrebbero derivare dai gravosi obblighi di comunicazione preventiva e di informazione per il titolare, nel caso di cessione, chiusura o delocalizzazione dell'impresa, la cui violazione comporta l'applicazione di pesanti sanzioni.

Ad oggi, dopo tante chiusure ed una crisi dovuta alla situazione emergenziale Covid-19, si percepisce un grande desiderio di ripartenza. 

La voglia di ricominciare è stata manifestata al Governo e alle autorità dagli esponenti del settore produttivo e manifatturiero, a seguito degli effetti derivanti dalle pesanti misure restrittive che si sono abbattute su tutto il mercato italiano in generale e sul nostro know how. 

A seguito dell'entrata in vigore della disciplina dettata dal decreto 27 febbraio 2020 del Ministero dello Sviluppo Economico, è stato reso operativo uno strumento finalizzato a tutelare la proprietà industriale delle aziende storiche italiane, le eccellenze e il Made in Italy: il Registro Speciale dei Marchi storici di interesse nazionale. Si tratta di una novità, introdotta dal decreto Crescita, attraverso cui i titolari di marchi d'impresa utilizzati per la commercializzazione di prodotti o servizi, realizzati in un'impresa nazionale di eccellenza storicamente collegata al territorio nazionale registrati da almeno cinquant'anni, oppure non registrati, per i quali sia tuttavia possibile dimostrare l'uso continuativo da almeno cinquant'anni, possono ottenere l'iscrizione del marchio nel Registro dei Marchi storici di interesse nazionale, disciplinato dall'art.185-bis del Codice della Proprietà Industriale.

L'iscrizione comporta la possibilità di utilizzare, a fini commerciali e promozionali, il logo "Marchio storico di interesse nazionale", con esclusivo riferimento ai prodotti e servizi relativi al marchio iscritto.

Il decreto ha costituito, inoltre, un Fondo per la tutela dei marchi storici di interesse nazionale, operante tramite interventi nel capitale di rischio per le imprese che, a seguito della registrazione, decidano di chiudere il sito produttivo di origine, per cessazione dell'attività o delocalizzazione al di fuori del territorio nazionale. 

Attraverso l'introduzione di incentivi, agevolazioni e novità fiscali, l'obiettivo è stimolare la ripresa economica nazionale e valorizzazione il Made in Italy.

Come anticipato il provvedimento del MISE ha stabilito le modalità di presentazione dell'istanza di registrazione di un marchio storico prevedendo che la domanda sia presentata presso l'Ufficio Italiano Brevetti e Marchi, esclusivamente in via telematica, attraverso il portale online previa registrazione.

L'Ufficio Italiano Brevetti e Marchi, una volta ricevuta l'istanza, procederà ad effettuare l'istruttoria necessaria, richiedendo eventualmente un'integrazione documentale; all'esito dell'istruttoria, che si deve concludere entro 60 giorni nel caso di marchio registrato, ovvero 180 giorni nel caso di marchio non registrato, l'Ufficio deciderà sull'istanza di iscrizione con un provvedimento di accoglimento o rifiuto. I vantaggi connessi alla registrazione del marchio sono lo sfruttamento e la possibilità di utilizzo del logo "marchio storico" per contraddistinguere a fini commerciali i propri prodotti sul mercato e l'opportunità, per le sole PMI proprietarie o licenziatarie del marchio storico, di poter accedere agli stanziamenti del "Fondo di garanzia per le piccole e medie imprese" per progetti di valorizzazione del proprio marchio.

E' bene ricordare che la volontà di tutelare il Made in Italy e le eccellenze italiane e la conseguente registrazione del Marchio storico nel Registro Speciale comporta un rafforzamento della notorietà del marchio e del brand di riferimento, ma si può incorrere anche in vari incombenti burocratici se non si è a conoscenza di tutti gli obblighi conseguenti alla registrazione.

Concludendo, è importante la registrazione di un marchio storico, quando si è in presenza dei requisiti idonei, e soprattutto, non dimentichiamoci che è un'agevolazione al sostegno dell'imprenditoria e dei settori manifatturieri italiani che sono stati fortemente danneggiati a causa del Covid, da un prolungato stop alla produzione.

 

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