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Le violazioni dell'obbligo di invio del modello 5 e di corresponsione dei contributi
Tra i tanti doveri dell'avvocato, vi sono quelli riguardanti gli adempimenti previdenziali, quali l'obbligo di invio delle comunicazioni reddituali e l'obbligo di corresponsione dei contributi [1].
La violazione di tali obblighi viene sanzionata.
In queste ipotesi la Cassa forense comunica tramite pec o raccomandata gli inadempimenti riscontrati e in cui è incorso il professionista. Tale comunicazione contiene, oltre all'indicazione delle violazioni contestate:
Se l'avvocato fa pervenire delle osservazioni da cui emerge l'inesistenza della violazione, l'ente previdenziale procede con l'annullamento dell'accertamento. Nell'ipotesi in cui, invece, il professionista non fa pervenire alcuna osservazione, o le su indicate osservazioni sono considerate infondate, l'accertamento diventa definitivo.
É previsto che l'avvocato, a seguito della notifica dell'avvio della procedura sanzionatoria, possa aderire all'accertamento e beneficiare di una riduzione della sanzione pari a un terzo. In questi casi il pagamento avverrà in unica soluzione o ratealmente. Qualora il professionista opti per il pagamento rateale, dovrà versare un acconto pari al 20% dell'importo dovuto a titolo sanzionatorio decurtato della riduzione. Il mancato versamento dell'acconto, farà perdere il beneficio della riduzione[2].
Ma cosa accade se non è stata ancora notificata la contestazione e l'avvocato si avveda delle violazioni?
In tali ipotesi, è possibile presentare una domanda di regolarizzazione spontanea della posizione, eseguendo un pagamento in un'unica soluzione o rateizzato ove gli importi sono superiori a mille euro[3].
Le sanzioni della Cassa forense nella giurisprudenza.
È stato ritenuto che:
i) un potere di irrogazione di sanzioni per comportamenti degli iscritti in violazione di legge (Cass., sez. lav., n. 13545/2008, richiamata da Cass., sez lav. n. 17258/2018);
ii) un potere di fare ricorso al ruolo esattoriale per la riscossione dei contributi (Cass., sez. lavoro, n. 14191/2001, richiamata da Cass, sez. lav., n. 17258/2018);
iii) un potere al quale corrisponde una situazione di soggezione degli iscritti stessi (Cass., sez lav. n. 17258/2018);
Note
[1] Art. 1 Regolamento sanzioni
[2] Artt. 13 e 17 Regolamento sanzioni
[3] Artt. 14 e 17 Regolamento sanzioni
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Il mio nome è Rosalba Sblendorio. Sono una persona estroversa e mi piace il contatto con la gente. Amo leggere, ascoltare musica e viaggiare alla scoperta delle bellezze del nostro territorio. Adoro rigenerarmi, immergendomi nella natura e per questo, quando posso, partecipo ad escursioni per principianti. Ho esercitato la professione da avvocato nel foro di Bari. Per molti anni ho collaborato con uno Studio legale internazionale, specializzato in diritto industriale, presso il cui Ufficio di Bari sono stata responsabile del dipartimento civile e commerciale. Mi sono occupata prevalentemente di diritto civile, diritto commerciale e diritto della proprietà intellettuale.