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L'offerta attiva di vaccinazione : il decalogo del Garante della privacy

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Le diverse fasi della vaccinazione per la prevenzione delle infezioni da SARS-CoV-2 sono affidate alle regioni e alle province autonome. A questi enti è stata affidata anche la gestione dell'offerta attiva di vaccinazione alle categorie di assistiti individuate in base ai criteri indicati dal piano strategico nazionale vaccini (art. 20, comma 4, d.l. 22 marzo 2021, n. 41). In riferimento a tale gestione, soprattutto con riferimento alla realizzazione delle iniziative volte alla chiamata attiva degli assistiti che appartengono alle categorie dei soggetti cui rivolgere in via prioritaria la vaccinazione, il Garante della privacy ricorda la necessità di individuare modalità di trattamento dei dati personali degli interessati che, pur nel rispetto dell'esigenza di intervenire tempestivamente in considerazione del contesto emergenziale, rispettino i principi fondamentali in materia di protezione dei dati personali (Regolamento UE 2016/679 e Codice in materia di protezione dei dati personali – dlgs 30 giugno 2003, n. 196).

Al riguardo, il Garante ha dettato specifiche indicazioni al fine di agevolare il compito delle regioni e delle province autonome nell'offerta attiva alle categorie di assistiti, nel rispetto anche della privacy e dei diritti degli interessati.

Tali indicazioni sintetizzate in un decalogo il 22 luglio scorso vanno seguite anche in occasione dell'offerta attiva della terza dose di vaccino.

Ma vediamo quali sono dette indicazioni.  

Il Garante, innanzitutto, ricorda che:

  • va rispettato sempre il diritto a non essere vaccinato;
  • va presa in seria considerazione la situazione di tutti i soggetti che per motivi di saluti non possono essere vaccinati;
  • va rispettato il principio di liceità del trattamento, facendo in modo che, nella gestione delle fasi di vaccinazione, vengano coinvolti solo i soggetti operanti nell'ambito del servizio sanitario nazionale che hanno in cura l'interessato, in luogo di enti amministrativi operanti sul territorio (es. comuni). In questa prospettiva, infatti, vanno coinvolti i medici di medicina  generale che sono a conoscenza della situazione sanitaria degli assistiti anche relativamente ad aspetti che sconsigliano la vaccinazione in assoluto o temporaneamente. E ciò proprio come avviene in altre campagne di sensibilizzazione alla vaccinazione di altre patologie (es HPV) e all'adesione a programmi di screening tumorali, nel corso delle quali asl e medici di medicina generale inviano ai propri assistiti che rientrano nella c.d. popolazione target messaggi di sensibilizzazione e di invito a vaccinarsi o aderire alla campagna di screening;
  • occorre evitare di creare nuove banche dati o duplicare i dati già esistenti, ricorrendo all'uso dei sistemi informativi regionali cui sono collegati i medici di medicina generale per l'accesso all'anagrafe nazionale vaccini;
  • necessita minimizzare i dati trattati. In buona sostanza, l'invito alla vaccinazione rivolto dal medico di medicina generale ai propri assistiti va eseguito attraverso comunicazioni effettuate a mezzo posta ordinaria o elettronica o il numero di telefonia mobile detenuto dallo stesso;
  •  nel rispetto del principio di trasparenza, occorre informare gli interessati sulle caratteristiche del trattamento contestualmente all'invio dell'invito alla vaccinazione;
  • bisogna limitare la finalità del trattamento dei dati degli interessati, circoscrivendola alla sola realizzazione della campagna di sensibilizzazione;
  • non deve essere raccolta la motivazione della mancata vaccinazione. E ciò al fine di rispettare il principio di non discriminazione e, quindi, al fine di evitare che la scelta di non vaccinarsi per i soggetti che non rispondono alla campagna di vaccinazione possa comportare conseguenze pregiudizievoli;
  • non devono essere comunicati a terzi, né diffusi i dati trattati nell'ambito della suddetta campagna di sensibilizzazione;
  • necessita rispettare il principio di integrità e riservatezza, assicurando l'adozione di misure tecniche e organizzative adeguate a mitigare il rischio di trattamenti non autorizzati o illeciti e di perdita o distruzione dei dati.

Maggiori informazioni sono reperibili su https://www.garanteprivacy.it/web/guest/home/docweb/-/docweb-display/docweb/9688966. 

 

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