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L’intelligenza artificiale in aiuto dei contribuenti

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In rampa di lancio una nuova procedura made in "Agenzia delle Entrate"; sarà denominata "consultazione semplificata", e consentirà a persone fisiche e contribuenti minori di risolvere quesiti interpretativi o applicativi relativi a casi concreti. La prevede il decreto attuativo della delega fiscale, con la creazione di una banca dati della prassi gestita e alimentata dall'Intelligenza Artificiale.

Al fine dunque di tutelare il diritto del contribuente ad essere informato, l'accesso gratuito alla piattaforma dovrebbe essere accompagnato dalla possibilità di utilizzarla per fini meramente conoscitivi, operando interrogazioni e simulazioni indipendentemente dalla presentazione di un quesito riferito a uno specifico caso concreto.

La consultazione semplificata sarà rivolta alle persone fisiche e ai contribuenti minori, sarà gratuita e avverrà mediante i servizi telematici dell'Amministrazione finanziaria con accesso diretto oppure per il tramite di intermediari specificamente delegati. Attraverso l'uso di questo strumento sarà possibile individuare la soluzione di un quesito interpretativo o applicativo relativo a casi concreti e, allorquando la risposta al quesito non sarà individuata, la banca dati informerà il contribuente del fatto che potrà presentare istanza di interpello.

In virtù di tali previsioni, non saranno irrogate sanzioni né richiesti interessi moratori al contribuente, qualora egli si sia conformato alle indicazioni contenute nella risposta dell'Agenzia, ancorché successivamente modificate dalla stessa amministrazione finanziaria.

Lo strumento della consultazione semplificata impatterà notevolmente sull'attività di consulenza che i professionisti svolgono a favore di persone fisiche e contribuenti minori. Secondo la stampa settoriale le conseguenze per il settore "consulenziale" sarà negativo in quanto tendente ad allontanare sempre più i contribuenti dai propri professionisti di riferimento; a nostro avviso invece, la consultazione semplificata potrebbe rappresentare un'occasione di business per i consulenti tributari, che potranno essere chiamati a fornire chiarimenti e valutazioni in merito all'opportunità di utilizzare lo strumento e a formulare correttamente il quesito.

È vero infatti che questo strumento potrà essere utilizzato dal contribuente senza necessariamente delegare l'accesso di un intermediario abilitato, ma è pur vero che la mancanza di specifiche competenze tecnico-giuridiche potrebbe compromettere il risultato della consulenza semplificata prima e dell'eventuale successivo interpello poi. Se da un lato, il contribuente può evitare dunque di farsi carico di un onorario professionale, dall'altro eventuali errori commessi in sede procedimentale potrebbero tradursi in costi ben maggiori sia in carico tributario sia in spese di eventuali contenziosi tributari.

Meditate contribuenti, meditate. 

 

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