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Il credito ZES fa il pieno

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100% di quanto richiesto. Il credito relativo alla ZES Unica, richiesto entro il 02 dicembre scorso, è stato concesso interamente. Questa è la bella novità confermata dal direttore dell'Agenzia delle Entrate con il Provvedimento prot. n. 446421/2024 firmato giovedì scorso.

Le aziende del meridione che hanno presentato domanda a valere sulla Zes unica ottengono la percentuale massima spettante. Voltandosi indietro l'iter di assegnazione dei fondi non faceva sperare per il meglio; un primo riparto assegnava un deludente 17,7% di quanto richiesto dalle imprese ma, successivamente, i rifinanziamenti e le tante imprese che hanno desistito dall'investimento, hanno permesso di arrivare al contributo che le imprese pensavano di ottenere quando hanno presentato l'istanza iniziale.

L'ammontare complessivo del credito d'imposta richiesto in base alle comunicazioni integrative validamente presentate dal 18 novembre 2024 al 2 dicembre 2024, è risultato pari a 2.336.465.840 euro, a fronte di 3.270 milioni di euro di risorse disponibili, che costituivano il nuovo limite di spesa. 

Il Decreto Legge 19 ottobre 2024, n. 155, aveva anche previsto la possibilità per i beneficiari di indicare nella comunicazione integrativa anche investimenti realizzati nel periodo compreso tra il 1° gennaio 2024 e il 15 novembre 2024, ulteriori rispetto a quelli risultanti dalla comunicazione presentata inizialmente, ovvero di importo superiore rispetto a quello risultante dalla citata comunicazione, unitamente all'ammontare del maggior credito d'imposta maturato e alla documentazione probatoria.

Le richieste in base alle comunicazioni integrative validamente presentate sono risultate pari a 214.824.865 euro e anche questi investimenti sono stati coperti dallo stanziamento previsto al 100% di quanto richiesto. Le risorse totali impegnate assommano a 2.551.290 euro

Dunque il credito di imposta, per le aree del Sud è determinato nella misura del 40% dei costi sostenuti in relazione agli investimenti ammissibili nelle regioni Calabria, Campania, Puglia e Sicilia, nella misura del 30% dei costi sostenuti in relazione agli investimenti ammissibili nelle regioni Basilicata, Molise e Sardegna, nella misura massima, rispettivamente del 50%e del 40%, come indicato nella vigente Carta degli aiuti a finalità regionale, per gli investimenti realizzati nei territori individuati ai fini del sostegno del Fondo per una transizione giusta nelle regioni Puglia e Sardegna. Le percentuali, ove ricorre, salgono del 10% per le medie imprese e del 20% per piccole imprese. Le imprese beneficiarie devono mantenere la loro attività nella Zona del meridione per almeno cinque anni dopo il completamento dell'investimento, pena la decadenza dai benefici goduti.

Ciascun potrà visualizzare il credito d'imposta fruibile, tramite il proprio cassetto fiscale all'interno per proprio account presso il sito dell'Agenzia delle Entrate e successivamente potrà compensarlo all'interno del modello F24.

Meditate contribuenti, meditate.

 

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