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Inquadramento normativo: Art. 116 c.p.c.
La valutazione delle prove e il comportamento delle parti: Nel nostro ordinamento non sussiste una gerarchia tra i mezzi di prova e ricorrono poche ipotesi di casi di c.d. prova vincolante. Ne consegue che il giudice deve valutare le prove secondo il suo prudente apprezzamento e il suo libero convincimento può anche fondarsi «su una prova meramente presuntiva che sia in contrasto con le altre acquisite, e anche sulla scorta del solo comportamento processuale ed extraprocessuale della parte» (Tribunale Taranto, sentenza 29 marzo 2019). Questa possibilità discende dal fatto che l'obbligo, che grava sul giudice di verificare d'ufficio la presenza degli elementi costitutivi o dei requisiti di fondatezza della domanda, non esclude che la prova di questi possa essere tratta dal comportamento processuale o extraprocessuale delle parti. Un comportamento, questo, che può costituire non solo elemento di valutazione delle risultanze acquisite, ma anche unica e sufficiente fonte di prova (Cass. n. 10268/2002, n. 4651/2005, richiamate da Tribunale Vicenza, sentenza 22 novembre 2016).
Il comportamento processuale della parte fonte di prova e di convincimento del giudice: Il comportamento processuale della parte che può costituire fonte di prova e di convincimento del giudice comprende:
Qualora sono contenute in atti stragiudiziali, esse perdono anche valore indiziario (Cass. n. 20710/2007. n. 4475/2011, richiamate da Cass. civ., n. 7702/2019). Sono, altresì, valutabili dal giudice come elementi indiziari e quindi possono essere utilizzate ai fini del convincimento del magistrato, le dichiarazioni del difensore di una delle parti, pur se risultanti da atti non direttamente riferibili all'assistito (Cass. civ., n. 7551/1986, n. 12096/1995, richiamate da Corte d'Appello Milano, sentenza 5 aprile 2016);
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Il mio nome è Rosalba Sblendorio. Sono una persona estroversa e mi piace il contatto con la gente. Amo leggere, ascoltare musica e viaggiare alla scoperta delle bellezze del nostro territorio. Adoro rigenerarmi, immergendomi nella natura e per questo, quando posso, partecipo ad escursioni per principianti. Ho esercitato la professione da avvocato nel foro di Bari. Per molti anni ho collaborato con uno Studio legale internazionale, specializzato in diritto industriale, presso il cui Ufficio di Bari sono stata responsabile del dipartimento civile e commerciale. Mi sono occupata prevalentemente di diritto civile, diritto commerciale e diritto della proprietà intellettuale.