La Corte di Cassazione con ordinanza n.1367 del 19 gennaio 2018, ha stabilito che, nei procedimenti di opposizione avverso sanzioni amministrative pecuniarie, comminate ai sensi del D.Lgs. n. 297/2004 (
"Disposizioni sanzionatorie in applicazione del regolamento (CEE) n. 2081/92, relativo alla protezione delle indicazioni geografiche e delle denominazioni di origine dei prodotti agricoli e alimentari"), è competente il
Giudice di Pace e non il Tribunale Sezione Specializzata in materia di Impresa. Ma vediamo nel dettaglio la questione.
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Nel caso in esame, una società aveva proposto dinanzi al Giudice di Pace ricorso in opposizione avverso le ordinanze con cui il Ministero delle politiche agricole e forestali le aveva ingiunto il pagamento di una sanzione pecuniaria di euro ottomila. E ciò in considerazione del fatto che la società predetta aveva violato l´art. 2, comma 2 del D.Lgs. n. 297/2004, secondo cui è punito con una sanzione amministrativa pecuniaria da euro duemila ad euro tredicimila chiunque utilizzi impropriamente una indicazione geografica protetta (IGP) o una denominazione d´origine protetta (DOP), intendendo per utilizzazione impropria l´imitazione, l´usurpazione o l´utilizzo non consentito dei segni distintivi di tali indicazioni e denominazioni protette. Nel processo si costituiva il Ministero che eccepiva l´incompetenza per materia del Giudice di Pace in favore del Tribunale Sezione Specializzata in materia di Impresa.
La questione è giunta all´attenzione dei Giudici di legittimità, i quali hanno, innanzitutto, chiarito che ai procedimenti di opposizione avverso ordinanze che ingiungono sanzioni amministrative trovano applicazione le norme del codice di procedura civile per i giudizi ordinari, salvo quanto derogato dalla speciale normativa dettata dagli artt. 22 e 23 Legge n. 689/1981. In virtù delle predette norme, pertanto, per le opposizione a sanzioni amministrative, sino ad un valore di € 15.473,71, è competente il Giudice di Pace.
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Tornando alla fattispecie in esame, le sanzioni opposte hanno ad oggetto violazioni concernenti l´
IGP o la
DOP e secondo il Ministero costituito la questione rientra nella materia di diritto industriale, per la quale sarebbe competente il Tribunale Sezione Specializzata in materia di Impresa. Di diverso avviso è la Suprema Corte in quanto, secondo quest´ultima, il ricorso avverso le sanzioni di cui al D.Lgs. n. 297/2004 è finalizzato ad accertare che nel corso del procedimento sanzionatorio siano stati rispettati i presupposti previsti dalla legge per l´irrogazione delle sanzioni medesime. In buona sostanza questo tipo di ricorso è diretto ad accertare che il procedimento sanzionatorio sia corretto e quindi che il relativo provvedimento finale (la sanzione) non sia viziato da errori formali o sostanziali, quali la violazione di legge, l´eccesso di potere oppure l´incompetenza che sono alla base di un provvedimento illegittimo. A parere dei Giudici di legittimità, infatti, il ricorso in esame, avverso le sanzioni di cui al D.Lgs. n. 297/2004, esula dalle violazioni delle norme di diritto industriale, con l´ovvia conseguenza che la competenza del Tribunale Sezione Specializzata in materia di Impresa resta esclusa, mentre è radicata quella del
Giudice di Pace del luogo in cui si è verificata l´infrazione o, laddove sussistano più luoghi in cui si sia verificata l´infrazione, è radicata la competenza del
Giudice di Pace del luogo dell´accertamento dell´illecito. Alla luce delle considerazioni sin qui svolte, pertanto, la Suprema Corte ha rimesso le parti dinanzi al
Giudice di Pace, previa riassunzione nei termini di legge.
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Rosalba Sblendorio, autrice di questo articolo, si è laureata presso l´Università degli Studi di Bari nell´anno 2001 e ha conseguito l´abilitazione alla professione di avvocato nell´anno 2004. E´ iscritta all´Ordine degli Avvocati di Bari. Ha già pubblicato su questo sito i seguenti articoli: "Associazione pesca sportiva, SC chiarisce quando ha legittimazione attiva in giudizi a tutela ambiente", http://www.avvocatirandogurrieri.it/Associazione-di-pesca-sportiva-il-no-della-Cassazione-alla-legittimazione-attiva-nei-giudizi.htm; "Utilizzazione abusiva acqua pubblica: l´illecito resta anche se è pendente il procedimento di sanatoria", http://www.avvocatirandogurrieri.it/Utilizzazione-abusiva-acqua-pubblica-l-illecito-resta-anche-se-e-pendente-il-procedimento-di-1.htm; "Riproduzione di una foto: è possibile se non c´è consegna del negativo o di altro mezzo di riproduzione?", http://www.avvocatirandogurrieri.it/Riproduzione-di-una-foto-e-possibile-se-non-c-e-consegna-del-negativo-o-di-altro-mezzo-di.htm; "Chi risponde dei danni causati da autoarticolato? La soluzione della Cassazione", http://www.avvocatirandogurrieri.it/Sinistro-autoarticolato-causa-danni-SC-responsabili-solidalmente-proprietario-motrice-e-rimorchio.htm; "Punti su patente, Cassazione: nessun obbligo di comunicazione ad utente in caso di variazioni", http://www.avvocatirandogurrieri.it/Punti-su-patente-Cassazione-nessun-obbligo-di-comunicazione-ad-utente-in-caso-di-variazioni.htm, "Concorrenza sleale: il fallimento della società convenuta non fa venir meno la condotta illecita", https://www.avvocatirandogurrieri.it/Concorrenza-sleale-il-fallimento-della-societa-convenuta-non-fa-venir-meno-la-condotta-illecita.htm, "Privacy: trattamento dati sensibili, SC chiarisce quando occorrono tecniche di cifratura", https://www.avvocatirandogurrieri.it/Privacy-trattamento-dati-sensibili-SC-chiarisce-quando-occorrono-tecniche-di-cifratura.htm, "Plagio di un´opera, quando è responsabile anche la galleria d´arte?", https://www.avvocatirandogurrieri.it/Plagio-di-un-opera-quando-e-responsabile-anche-la-galleria-d-arte.htm.