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E' approdata in Gazzetta Ufficiale la Legge di bilancio 2021 la n. 178/2020. L'art. 1 commi da 1051 a 1064, conferma i crediti d'imposta per la c.d. "Industria 4.0", nonché il credito d'imposta riservato alle imprese che investono nel Mezzogiorno, il cosiddetto "Investimenti Sud".
Vengono dunque prorogati al 2022 e potenziati i crediti d'imposta necessari per favorire e accompagnare le imprese nel processo di transizione tecnologica e di sostenibilità ambientale, nonché al fine di rilanciare il ciclo degli investimenti rallentato dall'emergenza epidemiologica legata al COVID-19. Le disposizioni riguardano in particolare:
-il credito d'imposta per gli investimenti in beni strumentali, originariamente previsto dall'art. 1 commi da 184 a 197 della Legge n. 160/2019 e ora disciplinato ex novo dalla legge di bilancio 2021;
-il credito d'imposta per gli investimenti in ricerca e sviluppo, in transizione ecologica, in innovazione tecnologica 4.0 e in altre attività innovative;
-il credito d'imposta per la formazione 4.0;
-il credito d'imposta per gli investimenti nel Sud Italia.
Con riferimento al bonus investimenti in beni strumentali, in estrema sintesi, tra le novità introdotte dalla Legge di bilancio 2021 si segnalano l'ampliamento dell'ambito oggettivo, con inclusione dei beni immateriali ordinari, l'applicazione della nuova disciplina già dallo scorso 16 novembre 2020 fino al 2022, il potenziamento delle aliquote agevolative e l'incremento dell'ammontare delle spese ammissibili. Nonché, una ulteriore novità è rappresentata dalla possibilità di fruire dell'agevolazione in un'unica quota annuale per i soggetti con ricavi inferiori a 5 milioni e l'utilizzo del credito d'imposta sin dall'anno dell'investimento e in tre quote annuali costanti in luogo delle precedenti cinque quote; infine, la perizia diventa asseverata per i beni "4.0" e non più semplice.
Quanto al bonus Ricerca & Sviluppo, l'art. 1 commi da 198 a 209 della Legge n. 160/2019 - Legge di bilancio 2020 - ha previsto, per il 2020, un credito d'imposta per gli investimenti in ricerca e sviluppo, in transizione ecologica, in innovazione tecnologica 4.0 e in altre attività innovative. Le disposizioni attuative di tale agevolazione sono state definite con il Decreto Ministeriale 26 maggio 2020. La novella Legge di bilancio prevede la proroga al 2022 di tale agevolazione, apportando alcune precisazioni in relazione ai costi agevolabili e modificando la misura dei crediti d'imposta. In estrema sintesi, è previsto l'incremento del credito d'imposta per investimenti in ricerca e sviluppo dal 12% al 20% e un aumento dell'ammontare massimo di beneficio spettante da 3 a 4 milioni di euro, nonché l'incremento del credito d'imposta per investimenti in innovazione tecnologica e in design e ideazione estetica dal 6% al 10% e un aumento dell'ammontare massimo del beneficio spettante da 1,5 a 2 milioni di euro; infine, l'incremento del credito d'imposta dal 10% al 15% della misura dell'incentivo per investimenti in innovazione tecnologica finalizzati alla realizzazione di prodotti o processi di produzione nuovi o sostanzialmente migliorati per il raggiungimento di un obiettivo di transizione ecologica o di innovazione digitale 4.0 e un aumento dell'ammontare massimo del credito d'imposta spettante da 1,5 a 2 milioni di euro; si segnala anche la previsione dell'obbligo di asseverazione della relazione tecnica.
In ordine al credito d'imposta per la formazione 4.0 si segnala la proroga al 31 dicembre 2022 del credito d'imposta formazione 4.0 con una modifica all'art. 1 comma 210 della Legge n. 160/2019, ampliando altresì i costi ammissibili in conformità con quanto disposto dall'art. 31 comma 3 del regolamento (Ue) n. 651/2014.
Infine, tra le misure confermate dalla Legge di bilancio 2021, la proroga al 31 dicembre 2022, senza alcuna modifica alla disciplina, del credito d'imposta per investimenti nel Mezzogiorno di cui all'art. 1 commi 98 e seguenti della Legge n. 208/2015.
Gli strumenti per una proficua programmazione degli investimenti ci sono tutti; ad ogni imprenditore spetta adesso una corretta pianificazione degli investimenti valutando gli effetti benefici sulla tax-spending della propria azienda.
Meditate contribuenti, meditate, e auguri di buon anno.
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