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Con l'entrata in vigore, il prossimo 14 gennaio 2024, del decreto 29 dicembre 2023, n. 217 il processo civile telematico subirà alcune importati variazioni che lo renderanno quasi completamente automatizzato: gli operatori della giustizia non interverranno più nel procedimento - a meno che il sistema non segnali un errore bloccante – e, dunque, si dirà, addio alla pec di deposito telematico avvenuto con successo, alla RAC (ricevuta di avvenuta consegna), che verrà sostituita da una semplice conferma da parte del sistema, il cui rilascio perfezionerà il deposito, ai file "dati atto xml" ed alla nota da iscrizione a ruolo.
Il decreto introduce poi la possibilità di accedere ai fascicoli informatici dei procedimenti di volontaria giurisdizione anche da parte di chi non si sia costituito con possibilità per gli interessati di richiedere per posta elettronica certificata le notifiche da eseguire con Pec tramite l'Unep (ufficio notificazioni, esecuzione e protesti).
In tale ultimo caso l'amministrazione restituirà al richiedente la relata di notifica insieme all'atto da notificare e le Pec di accettazione e consegna, il tutto sempre con mail certificata.
Come già anticipato, il decreto entrerà in vigore la prossima domenica, tuttavia, affinché le modifiche da esso introdotte possano trovare concreta applicazione, occorrerà attendere la redazione da parte del Ministero della Giustizia delle specifiche tecniche, ragion per cui, fino a quando esse non verranno emanate, si procederà come al solito.
L'art. 34 del DM 44/2011 così come integrato e modificato dal decreto 29 dicembre 2023, n. 217 recita infatti:
"le specifiche tecniche sono stabilite dal responsabile per i sistemi informativi automatizzati del Ministero della giustizia, sentito DigitPA e, limitatamente ai profili inerenti alla protezione dei dati personali, sentito il Garante per la protezione dei dati personali.
Le specifiche di cui al comma precedente vengono rese disponibili mediante pubblicazione nell'area pubblica del portale dei servizi telematici.
Fino all'emanazione delle specifiche tecniche di cui al comma 1, continuano ad applicarsi, in quanto compatibili, le disposizioni anteriormente vigenti".
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Paola Mastrantonio, avvocato; amante della libertà, della musica e dei libri. Pensiero autonomo è la mia parola d'ordine, indipendenza la sintesi del mio stile di vita. Laureata in giurisprudenza nel 1997, ho inizialmente intrapreso la strada dell'insegnamento, finché, nel 2003 ho deciso di iscrivermi all'albo degli avvocati. Mi occupo prevalentemente di diritto penale. Mi sono cimentata in numerose note a sentenza, pubblicate su riviste professionali e specializzate. In una sua poesia Neruda ha scritto che muore lentamente chi non rischia la certezza per l'incertezza per inseguire un sogno. Io sono pienamente d'accordo con lui.