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Si è discusso delle attività connesse allo sviluppo dell'Intelligenza Artificiale e delle ripercussioni dal punto di vista legale e legislativo, al convegno promosso dal Senatore Marco Lombardo in collaborazione con l'Organismo Congressuale Forense, che si è tenuto il 30 novembre scorso presso la sala Caduti di Nassirya di Palazzo Madama.
Obiettivo dell'incontro, quello di approfondire il tema dell'intelligenza artificiale in ambito giuridico e giudiziario e fornire al legislatore lo spunto per la regolamentazione del fenomeno.
L'avvocatura ha, infatti, rispetto a tale tema, un ruolo di contraddittore necessario, così come i magistrati, scontrandosi quotidianamente con le difficoltà, non solo di natura tecnica, connesse all'introduzione di tali nuove tecnologie.
C'è una responsabilità nell'utilizzo dell'IA, ha affermato nel corso dei lavori Alessandra Dalla Bona, membro dell'Ufficio di Coordinamento dell'Organismo Congressuale Forense, che necessita di una regolamentazione, perché si tratta di un fenomeno molto complesso in cui ci si trova a rispondere per gli effetti di azioni o omissioni derivanti da un sistema che ha un proprio funzionamento, una propria intelligenza.
"Lo sviluppo dell'Intelligenza Artificiale generativa fa sorgere la necessità di trovare delle regole, ed è importante che la regolamentazione che verrà approvata dal legislatore italiano sia rispondente alle richieste e ai bisogni che gli avvocati e i magistrati possano avere rispetto agli utilizzi degli algoritmi di intelligenza artificiale rigenerati" il cui uso, ha sottolineato Dalla Bona, può anche essere distorto e diretto a perseguire scopi dannosi.
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Paola Mastrantonio, avvocato; amante della libertà, della musica e dei libri. Pensiero autonomo è la mia parola d'ordine, indipendenza la sintesi del mio stile di vita. Laureata in giurisprudenza nel 1997, ho inizialmente intrapreso la strada dell'insegnamento, finché, nel 2003 ho deciso di iscrivermi all'albo degli avvocati. Mi occupo prevalentemente di diritto penale. Mi sono cimentata in numerose note a sentenza, pubblicate su riviste professionali e specializzate. In una sua poesia Neruda ha scritto che muore lentamente chi non rischia la certezza per l'incertezza per inseguire un sogno. Io sono pienamente d'accordo con lui.