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L'amministratore di sostegno è una figura istituita per le persone che, affette da una infermità o da una menomazione fisica o psichica, si trovano nell'impossibilità anche solo parziale o temporanea di provvedere ai propri interessi.
Solitamente si tratta di un familiare che tutela un soggetto debole della propria famiglia e dunque ove possibile sarà il coniuge non separato legalmente, il convivente, il padre, la madre, il figlio, il fratello e la sorella, il parente entro il quarto grado o il soggetto designato dal genitore superstite con testamento, atto pubblico o scrittura privata autenticata.
L'ufficio dell'amministratore di sostegno è previsto dal titolo XII del libro Primo del codice sotto la rubrica delle misure di protezione delle persone prive in tutto o in parte di autonomia ed ai sensi del combinato disposto degli articoli 424 e 379 del codice civile è un istituto presuntivamente gratuito.
Vi sono casi in cui ai sensi dell'art. 408 c.c. il Giudice può nominare altra persona idonea, solitamente avvocati, purché ne ravvisi l'opportunità o ricorrano gravi motivi.
Alle volte la scelta di nominare un avvocato è anche dettata dall'alta conflittualità familiare, per tutelare patrimoni importanti, laddove manchino o siano confliggenti o incompatibili per conflitti di interessi figure familiari aventi la necessaria terzietà o indipendenza al ruolo.
In tali casi la nomina extrafamiliare giustifica la deroga alla regola della gratuità dell'ufficio, ai sensi dell'art. 379 c.c., considerando l'entità del patrimonio e le difficoltà dell'amministratore, quindi si riconoscerà al legale un'indennità annuale per il tempo e le risorse dedicate alla gestione del beneficiario e ai suoi interessi soprattutto quando siano numerose e complesse.
Molti Tribunali hanno quindi elaborato protocolli o Linee guida per orientare i Giudici sia sulla nomina di avvocati d'ufficio sia per quantificare l'indennità a favore dell'avvocato e stabilire criteri uniformi ispirati ad equità nella determinazione dell'indennità.
Essa viene liquidata, ad anno solare, dal Giudice Tutelare tenendo conto:
L'indennità va normalmente individuata secondo una percentuale, successivamente aumentabile in base a coefficienti moltiplicatori riconducibili, da un lato, alla presenza di beni immobili da gestire e, dall'altro, alle specifiche e concrete difficoltà inerenti la cura della persona o la gestione degli interessi della stessa.
Si terrà conto della presenza di un forte conflitto familiare, del compimento di scelte mediche, della gestione del patrimonio, di eventuali contratti lavorativi e così via…
A tale indennità spettante all'avvocato che svolga l'ufficio di amministratore di sostegno la giurisprudenza riconosce da tempo natura non reddituale ma compensativo – remunerativa (Commissione regionale tributaria Friuli Venezia Giulia 218/2016, Commissione Tributaria Provinciale di Trieste n. 283 del 2014 e 'ordinanza n. 1073 del 1988 della Corte Costituzionale e sentenza n. 7355 del 1991 della Corte di Cassazione), sebbene l'Agenzia delle Entrate - Direzione Centrale Coordinamento Normativo abbia emesso la Risoluzione 2/E del 9.1.2012 di diverso avviso.
Da tale natura puramente indennitaria deriva una duplice conseguenza:
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Mi chiamo Elsa Sapienza, ho studiato legge e sono diventata avvocato nel 2008.
Da sempre appassionata del diritto di famiglia, ho compreso negli anni che non mi bastava occuparmi di studiare, interpretare ed applicare norme giuridiche, ma, nutrivo un sincero interesse verso la cura delle relazioni tra le persone. Così mi sono avvicinata sempre di più al mondo delle mediazione ed ho approfondito sempre di più le mie conoscenze in tale settore, divenendo prima mediatore familiare, poi mediatore civile e commerciale, penale e scolastico.
Ho fondato l’Associazione Logos Famiglia e Minori, oggi EOS, acronimo di educazione – orientamento – sostegno, affascinata dalla prospettiva di lavorare in sinergia con altri professionisti, offrendo un servizio a 360° alle persone bisognose di un valido supporto ed offrendo loro uno spazio – luogo dove sentirsi accolte e ascoltate attraverso un approccio multidisciplinare.
Sono avvocato specialista in diritto delle persone, delle relazioni familiari e dei minorenni, tutore e curatore speciale dei minori.
Ho frequentato il Master in Situazioni di Affido e Adozione, settore di cui mi occupo da molti anni anche grazie alle esperienze maturate all’interno del mondo dell’associazionismo. Amo fare passeggiate nei boschi soprattutto d’estate, il mare della mia splendida città e viaggiare!