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Approvato lo scorso 8 febbraio l'emendamento al cd. "Decreto Milleproroghe" proposto dall'AIGA e volto ad ottenere la proroga di un ulteriore anno del regime transitorio per la iscrizione nell'albo speciale per il patrocinio avanti le giurisdizioni superiori prevista nei commi 2 e 4 dell'art. 22 L. 247/2012.
La L. del 31 dicembre 2012, n. 247 (rubricata Nuova disciplina dell'Ordinamento della Professione Forense), ha modificato le regole per l'iscrizione all'albo speciale per il patrocinio davanti alle giurisdizioni superiori, eliminando il requisito dell'anzianità ed introducendo il sistema del concorso.
La nuova legge ha però introdotto anche una norma di natura transitoria, contenuta nei commi 3 e 4 dell'art. 22, finalizzata a consentire l'iscrizione all'albo dei cassazionisti, secondo la normativa previgente, per coloro che, alla data di entrata in vigore della riforma (2 febbraio 2013), oppure entro gli otto anni – poi ridotti a tre – da tale entrata in vigore, avessero già maturato i requisiti di anzianità previsti dalla previgente normativa.
Tale regola, originariamente destinata ad avere una portata limitata alla data del 2 febbraio 2016, è stata prorogata di anno in anno.
L'Associazione Italiana Giovani Avvocati, che da tempo è impegnata a far sì che il legislatore disponga definitivamente circa il criterio temporale da adottare per l'iscrizione all'albo per il patrocinio innanzi alle giurisdizioni superiori, consentendo l'accesso secondo la disciplina previgente a tutti coloro che si sono iscritti all'albo degli avvocati prima dell'entrata in vigore della L. 247/2012, già nel 2022 aveva proposto, con successo, un emendamento al decreto milleproroghe proprio sulla protrazione del regime transitorio su descritto.
Come accade costantemente dall'entrata in vigore della Legge Professionale n. 247/2012, ha affermato il presidente AIGA Francesco Paolo Perchinunno, AIGA si è impegnata anche quest'anno a presentare la proposta tramite i capigruppo dei principali partiti politici: l'approvazione della proroga permetterà a tanti colleghi di completare il proprio percorso professionale, frutto di sacrifici e passione".
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Paola Mastrantonio, avvocato; amante della libertà, della musica e dei libri. Pensiero autonomo è la mia parola d'ordine, indipendenza la sintesi del mio stile di vita. Laureata in giurisprudenza nel 1997, ho inizialmente intrapreso la strada dell'insegnamento, finché, nel 2003 ho deciso di iscrivermi all'albo degli avvocati. Mi occupo prevalentemente di diritto penale. Mi sono cimentata in numerose note a sentenza, pubblicate su riviste professionali e specializzate. In una sua poesia Neruda ha scritto che muore lentamente chi non rischia la certezza per l'incertezza per inseguire un sogno. Io sono pienamente d'accordo con lui.