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Bonus bancomat, super cashback e lotteria degli scontrini: è partito dall'8 dicembre il nuovo piano Cashless, creato dal Decreto Legge n. 104/2020, il cosiddetto "Decreto Agosto", per contrastare l'evasione fiscale nel piccolo commercio al dettaglio.
Che cos'è il Cashless?
Attraverso il piano cashless si restituisce il 10% di cashback, vale a dire un rimborso parziale degli acquisti effettuati con moneta elettronica, con un tetto massimo di spesa di tremila euro, quindi un rimborso cashback fino a 300 euro annuo. Per promuovere il piano cashless, il governo ha stanziato 3 miliardi di euro l'anno e chi partecipa all'iniziativa ne beneficerà attraverso le seguenti direttrici:
Il bonus Natale 2020
E' pari al 10% dell'importo di ogni transazione fino ad un valore massimo di 150 euro e per un valore complessivo dei pagamenti fino a 1.500,00 euro per tutti gli acquisti effettuati nei negozi fisici, ma anche per i pagamenti a professionisti e artigiani, utilizzando carte di debito e credito, oppure sistemi di pagamento via app, come Satispay, Apple Pay e Google Pay nel mese di dicembre 2020. Il rimborso verrà erogato nel mese di febbraio 2021. Per accedere al rimborso di Natale dovranno essere effettuate almeno 10 transazioni, con un tetto di 150 euro e divieto di frazionamento: ossia non potranno essere effettuate più strisciate di carta per lo stesso acquisto. Dalla misura è escluso lo shopping online.
Per registrare gli acquisti effettuati, e quindi poter usufruire del Bonus Natale 2020, è necessario scaricare l'app IO, o altri sistemi convenzionati con PagoPA, accedendo con SPID o con Carta d'Identità Elettronica (CIE); è possibile utilizzare anche Satispay, Yap e Nexi Pay.
Bonus bancomat 2021
Almeno 50 operazioni in 6 mesi. Per ottenere il bonus bancomat 2021 non basterà semplicemente fare qualche transazione con il bancomat o con la carta: per ottenere il rimborso del 10% delle spese sostenute su un massimo di 1.500 euro, per cui si parla di un bonus bancomat di 150 euro, occorrerà rientrare in determinati requisiti.
E il primo requisito minimo per avere il bonus bancomat fa riferimento al numero minimo di operazioni da dover fare con la moneta elettronica. Si richiedono almeno 50 transazioni in 6 mesi, ovvero a partire dal 1° dicembre 2020 ed entro il 31 maggio 2021; il tetto massimo di spesa è 3.000 euro all'anno, per cui 1.500 euro in 6 mesi, per cui il massimo rimborso è pari a 300 euro l'anno.
Super cashback
Prevede due premi da 1.500 euro e spetteranno ai primi 100.000 cittadini che effettueranno il maggior numero di pagamenti elettronici in un anno; il premio al momento non prevede una soglia minima di spesa, perché a contare è il numero delle operazioni.
Perché la misura funzioni è imprescindibile però un consistente abbassamento delle commissioni sui pagamenti elettronici ed è per questo motivo che una delle ipotesi che stanno circolando in questi giorni vede l'azzeramento delle commissioni sulle spese fino a 5 euro, ma non mancano operatori che sembrerebbero disponibili anche a cancellare le commissioni per acquisti fino a 25 euro.
Lotteria degli scontrini dal 1° gennaio 2021
A partire dal 1° gennaio 2021, per ogni acquisto effettuato sarà generato un numero di biglietti - virtuali - che consentirà di partecipare alla nuova lotteria: ogni euro speso dà diritto a 1 biglietto virtuale, fino a un massimo di 1.000 biglietti per un acquisto pari o superiore a 1.000 euro. Per partecipare alla lotteria occorre mostrare al negoziante, al momento dell'acquisto il proprio "codice lotteria" che verrà abbinato allo scontrino. L'esercente, attraverso un lettore ottico collegato al registratore telematico, effettua il collegamento tra lo scontrino e il codice lotteria del contribuente e trasmette i dati all'Agenzia delle entrate. Sono escluse le spese effettuate con la tessera sanitaria in quanto già godono dell'eventuale detraibilità in sede di dichiarazione fiscale.
Proprio un brutto effetto. Lo stesso Stato che pretende di insegnarci che ci sono comportamenti virtuosi, come pagare le tasse, e comportamenti viziosi, come giocare d'azzardo, ora c'invoglia al vizio per conculcarci la virtù. Mediando lo slang di un famoso spot di Stato: sarà gioco responsabile? Il parere di chi scrive non è sicuramente conforme alla direttrice ministeriale; praticamente lo Stato s'ingrazia l'obbedienza dei suoi sudditi blandendoli con un premio. Brutto, brutto, brutto. Sembra solo l'ultima trovata per persuadere le persone a chiedere lo scontrino, ma dietro di essa si nascondono una dichiarazione di sconfitta e una contraddizione.
Vi lascio con degli interrogativi a cui ognuno saprà darsi risposta: perché, nonostante la mole e la completezza delle informazioni che l'amministrazione può avere al solo digitare il nostro codice fiscale, per combattere l'evasione bisogna inventarsi una lotteria nazionale, andando a scandagliare anche l'acquisto di un caffè? Considerando l'armamentario a disposizione dello Stato, è davvero necessario incitare gli italiani al gioco per combattere l'evasione? O al contrario è un'operazione di distrazione di massa dalle priorità politiche, a partire dal riequilibrio del rapporto tra capacità contributiva degli italiani e spesa pubblica?
Meditate contribuenti, meditate.
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